Mandato d’arresto per Netanyahu, Salvini spacca il governo: “In Italia è il benvenuto”. Ma Crosetto: “Se viene dovremmo arrestarlo”
Matteo Salvini sfida la Corte penale internazionale e spacca l’asse del governo sul mandato d’arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant. “Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri”, dice il vicepremier a margine dell’assemblea Anci. Il leader della Lega, dunque, ha una posizione molto diversa rispetto a quella del ministro Guido Crosetto, esponente di Fdi. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, registrando la puntata di Porta a Porta su Rai Uno ha chiarito che dato che l’Italia aderisce alla Corte penale internazionale, «se venissero in Italia Netanyahu e Gallant dovremmo arrestarli». (Milano Finanza)
Avanti, con cautela. E soprattutto in ordine sparso. (la Repubblica)
Lo dichiara all'ANSA un portavoce della Commissione Europea, sottolineando che l'esecutivo blustellato "ha preso atto" del mandato di arresto contro il primo ministro … (L'HuffPost)
Israele rischia di apparire isolato e vulnerabile sulla scena internazionale dopo l'emissione dei mandati di arresto nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della difesa Yoav Gallant da parte dell'Aja. (Italia Oggi)
Il presidente Usa definisce "scandalosa" la decisione, mentre Orbán sfida la Corte penale internazionale invitando il premier israeliano in Ungheria. Per Crosetto "decisione sbagliata, ma la rispetteremo" Di Euronews (Euronews Italiano)
Le decisioni della Corte penale internazionale riguardanti il mandato di arresto nei confronti di Netanyahu spaccano l’asse del governo. Posizioni differenti tra Salvini, Crosetto e Tajani. Servizio di Augusto Cantelmi per Tg2000 Cpi su Netanyahu spacca l’asse del governo (TV2000)