L'inviato per il clima Usa: "Avanti anche dopo la rielezione di Donald"
È cominciata già con divergenze profonde la Conferenza Onu sul Clima, la Cop29 a Baku, in Azerbaigian, dove la plenaria di apertura è stata sospesa per diverse ore per le consultazioni sulla bozza di ordine del giorno. I partecipanti non sono riusciti ad accordarsi su alcuni punti controversi tra cui il Cbam dell'Unione europea, il Carbon Border Adjustment Mechanism (Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere), una sorta di tariffa sul carbonio che è in discussione da molto tempo, dopo che già l'anno scorso è fallito il tentativo di metterlo all'ordine del giorno. (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
Donald Trump si scontra con Big Oil sulla transizione energetica: Darren Woods, amministratore delegato di Exxon Mobil, ha espresso una posizione decisa contro l’idea di ritirare gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima. (Vaielettrico.it)
Il trattato, firmato nel 2016 da quasi duecento Paesi, regola la riduzione delle emissioni di gas serra ed è alla base delle politiche green poi intraprese - la famosa transizione energetica a tappe forzate - che tanto fa discutere e preoccupare per i suoi riflessi sull'economia reale. (il Giornale)
Perché ExxonMobil critica Trump su petrolio e clima Darren Woods, l’amministratore delegato di ExxonMobil, la più grande compagnia petrolifera statunitense e una delle più grandi al mondo, preferirebbe che Donald Trump non abbandonasse nuovamente l’accordo di Parigi sul clima. (Start Magazine)
Fino al 22 novembre andranno avanti i negoziati sul clima, dedicati in particolare al taglio delle emissioni e agli impegni finanziari per i i paesi in via di sviluppo, affinché possano crescere senza inquinare grazie alla cooperazione e al trasferimento delle conoscenze tecnologiche. (La Stampa)
COP29, l'inviato Usa: l'azione per il clima non si fermerà con Trump 11 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Una sorta di bacchetta magica. È quello che hanno fatto i regimi, sia fascisti che comunisti, e che stanno continuando a fare i dittatori della nostra contemporaneità, da Putin a Kim Jong Un. (Avanti Online)