L'editoriale/ I delicati equilibri della nuova Casa Bianca

Per comprendere le contraddizioni e la forza che fanno del prossimo governo degli Stati Uniti un esperimento mai tentato prima, può essere utile tornare all'inizio della carriera dell'imprenditore che, più di ogni altro, rappresenta ciò che Silicon Valley è diventata. Quelli che non molti sanno, infatti, è che il più famoso degli immigrati illegali che Donald Trump ha promesso di espellere degli Stati Uniti, possa essere stato proprio Elon Musk. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Che cosa parla davvero di noi? Che cosa descrive una società, un tempo, una cultura? Per un verso, i nemici che scegliamo, i bersagli che vorremmo colpire; e per altro verso – ancora più significativamente – gli avversari che invece ci rifiutiamo di vedere, quelli che ci ostiniamo a non riconoscere come tali. (Liberoquotidiano.it)

La differenza è che una volta lo facevano comprando giornali e stazioni televisive, adesso con il web e con una audience internazionale. Musk è dunque qualcosa di nuovo e di vecchio: una sorta di Citizen Kane globale, per citare il magnate dell’… (L'HuffPost)

Abbiamo bisogno di cercare i nessi che legano le ossessione del suprematismo razziale colonialista dell’Occidente bianco con i tentativi di aumentare il controllo del sistema telecomunicativo globale e la creazione delle interfacce tra biologico e digitale, ma anche con la riduzione del desiderio erotico, l’indebolimento della capacità critica e soprattutto la mancata percezione del dolore altrui. (comune-info.net)

Dottrina Trump-Musk: la diplomazia anomala che rompe i protocolli

L’anno che arriva ci porta speranze di pace, anche se persistono guerre, rivalità commerciali, drammatici cambiamenti ambientali. Si profila la ridefinizione congiunta del neoliberismo, della globalizzazione e dello stesso capitalismo, che è sempre meno animato da deterministiche «leggi di movimento». (il manifesto)

Corrado Ocone 04 gennaio 2025 (Liberoquotidiano.it)

A parte Trudeau – che Musk sbeffeggia su X storpiandone il nome in “true-dough” (più o meno, “un bell’impiastro”) – che frequenta la leadership statunitense per ovvi motivi di contiguità storica e geografica del Canada con gli Usa, gli altri due sono i campioni del populismo euroscettico e ultraliberista. (QUOTIDIANO NAZIONALE)