Nonna prende il nipote a scuola e sbaglia bimbo, se ne accorge dopo quaranta minuti: “Scusate, colpa del cappuccio”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Una storia che ha dell’incredibile e che, visto che non ha avuto gravi conseguenze, potrebbe anche strappare una risata. Una nonna andata a prendere a scuola il nipote ha portato con sé un altro bambino, accorgendosene solo più di una mezz’ora dopo. La disperazione del padre del bambino “scambiato” Tutto è avvenuto, come riporta Il Messaggero, in una scuola di Udine ieri, 9 dicembre. L’allarme è scattato dopo che il padre del bimbo (quello che la donna ha portato con sé) non ha trovato suo figlio a scuola. (Tecnica della Scuola)
Su altri giornali
Una vicenda per molti versi paradossale e che ha finito per accendere i riflettori sulle modalità con cui i bambini vengono consegnati agli adulti, al di là del possesso di una delega. Il giorno dopo lo “scambio” di bambino in una scuola elementare udinese, all’interno dell’istituto ci si è interrogati su come sia stato possibile consegnare a una nonna il nipote “sbagliato”. (Il Messaggero Veneto)
Ad accorgersi dell'errore, l'allenatore atletico che si è visto recapitare il minore sbagliato. (Fanpage.it)
La confusione, stando alle ricostruzioni riportate dal Messaggero Veneto e da Ansa, sarebbe stata causata dal cappuccio e dalla sciarpa che il piccolo indossava, rendendo difficile il riconoscimento. (la VOCE del TRENTINO)
Protagonista una nonna, che secondo quanto ricostruito, non si sarebbe accorta di aver ritirato a fine lezioni il bambino sbagliato, forse anche a causa della sciarpa e il cappuccio che il piccolo indossava. (Corriere della Sera)
Una svista oppure uno sbaglio finito fortunatamente nel migliore dei modi. Purtroppo però si tratta del bambino sbagliato. (Today.it)
La scena, di per sé ordinaria, si è trasformata in un incubo per il genitore, che per quasi un'ora ha temuto il peggio. È questo il mix di emozioni vissuto da un papà di Udine dopo che, all'uscita dalla scuola elementare, non trovava il figlio ad attenderlo. (Oggi Treviso)