Camorra, maxi blitz a Napoli: arrestate 53 persone affiliate al clan Amato-Pagano

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Sono indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di armi Maxi blitz della Direzione Investigativa Antimafia ai danni della camorra. La Dia ha arrestato 53 persone, indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di armi. Queste sono ritenute affiliate al clan camorristico Amato-Pagano attivo nei comuni di Melito e Mugnano, in provincia di Napoli, e in parte nei quartieri Secondigliano e Scampia, zona nord del capoluogo campano. (LAPRESSE)

Su altre fonti

Qui il clan Amato-Pagano ha iniziato una vera e propria campagna di sponsorizzazione per attarre i più giovani. Ci troviamo nel Napoletano. (leggo.it)

Al vertice degli Amato-Pagano c’erano adesso loro: Debora Amato e Monica Amato. Il primo a rendere informazioni sul suo conto è stato Paolo Caiazza, che il 12 maggio 2016 l’ha individuata in foto affermando che «che il marito Gennaro De Cicco gli aveva riferito che se Rosaria Pagano fosse stata arrestata, sarebbe stata Debora ad assumere il comando». (ROMA on line)

Gli arrestati sono accusati di far parte del sodalizio criminale attivo tra Melito di Napoli, Mugnano di Napoli e alcuni quartieri della periferia nord di Napoli, tra cui Secondigliano e Scampia. (StatoQuotidiano.it)

Camorra, colpo al clan Amato-Pagano: 53 indagati. Alle donne "stipendi" da 8mila euro. Gratteri: «I minori addestrati per le estorsioni»

Il suo racconto deriva dal fatto che, in diverse occasioni, ha assistito personalmente alla preparazione delle somme da parte di Murolo Fortunato, il quale seguiva indicazioni riportate su un foglio. Napoli (Cronache della Campania)

Scacco agli Amato-Pagano, una donna alla guida del clan. Minori a scuola di pizzo metropolisweb (Metropolisweb)

Ha detto così il procuratore di Napoli Nicola Gratteri illustrando l'operazione che ha portato all'esecuzione di 53 misure cautelari nei confronti di altrettanti esponenti della cosca nata venti anni fa da una costola del clan Di Lauro e nota dunque, per questo, come gli «scissionisti». (napoli.corriere.it)