I professionisti dell'odio sono pure qui

Approfondimenti:
Guerra tra Gaza e Israele

Gli americani hanno un modo tutto loro e molto particolare di risolvere le questioni politiche quando la matassa si ingarbuglia: sparano al presidente, o al candidato tale. La prima volta accadde nel 1865 con Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti, ucciso mentre si trovava a teatro. Nel 1933 un italo americano sparò a Roosevelt mancando l'obiettivo, poi venne il turno di John Kennedy, ucciso nel 1963 (il Giornale)

Su altre testate

Oggi la sagoma ha – idealmente- il volto di Kimberly A. Suo fratello, morto prematuramente in un incidente stradale, voleva diventare poliziotto e per lei, come ha detto in un’intervista, è diventato fonte di ispirazione. (Corriere della Sera)

Era di origini calabresi Corey Comperatore, l'ex vigile del fuoco 50enne tragicamente ucciso durante l'attentato all'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump nel tentativo di proteggere la sua famiglia . (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

“Se non avessi indicato quel grafico quel proiettile mi avrebbe colpito dritto in testa” ha sostenuto l'ex Presidente Usa rimasto ferito dal colpo a un orecchio ma in maniera non grave. (Fanpage.it)

Attentato. Accuse per falle e allarmi inascoltati: tutti i dubbi sulla scorta di Trump

A parlare è il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha tenuto un discorso alla nazione dalla Roosevelt Room della Casa Bianca dopo l’attacco subito dal tycoon in un comizio a Butler, in Pennsylvania. (Virgilio Notizie)

Pochi attimi sui quali si concentreranno le analisi di chi dovrà indagare sulle falle del sistema che ha permesso a un ventenne di sparare all'ex (e ora di nuovo candidato) presidente degli Stati Uniti (ilmessaggero.it)

Al netto dei complottismi, nella ricostruzione del tentato assassinio di Donald Trump ci sono molte certezze. E a mano a mano che arrivano conferme sulla dinamica dei fatti, si moltiplicano gli interrogativi e le accuse al dispositivo di protezione. (Avvenire)