Kamala e George Soros, miliardari e popstar non vincono le elezioni

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Corriere TV ESTERI

Non ci sarà una convention aperta a Chicago. Mi sentirei ormai di escluderlo di fronte allo spettacolo di una valanga di delegati che hanno già dichiarato il proprio appoggio e il proprio endorsement alla nomination di Kamala Harris. Escluderei a questo punto che ci sia una vera gara competitiva all'interno della convention che si terrà tra un mese a Chicago. Possiamo considerare che Kamala abbia la nomination in tasca e osservo che in quel precipitoso appoggio a Kamala Harris, tra i primissimi nel vincere la gara a chi si segnalava per rapidità, ci sono stati George Soros, grande miliardario progressista che ha spesso finanziato cause della sinistra americana, e Barbara Streisand, nome che magari non dice moltissimo ai giovani, ma insomma è una specie di icona di Hollywood e della musica leggera americana. (Corriere TV)

La notizia riportata su altri media

Formalmente le manca ancora il voto dei delegati alla convention democratica, ma dopo l'indicazione di Biden e l'endorsement di numerosi esponenti del partito, tra cui il leader del partito democratico al Congresso, il senatore Chuck Schumer e il deputato Hakeem Jeffries, virtualmente Harris ha già la maggioranza dei voti necessari. (il Giornale)

HARRIS (Limes)

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