Addio Toscana, addio Pontedera: Piaggio sposta la produzione dell'Ape in India

L’ape, mezzo di locomozione iconico, simbolo di un lavoro artigianale, si separa dalla Toscana, la regione dove è nata e viene prodotta. Anzi, saluta definitivamente l’Italia, le dice addio e va a migliaia e migliaia di chilometri di distanza. La Piaggio, che ha sede a Pontedera in provincia di Pisa, ha deciso di continuare la produzione altrove: saluta la provincia di Pisa e va in India. La de… (La Repubblica Firenze.it)

Ne parlano anche altre fonti

Lo stabilimento di Pontedera non realizzerà più il mezzo: al suo posto il Porter. Investimenti sulla sicurezza e questione ambientale tra i motivi della delocalizzazione (Open)

L'ennesima icona del made in Italy lascia l'Italia. Ciò che cambia è che a Pontedera verranno realizzati altri modelli e non più l'Ape, come ha annunciato l'azienda rassicurando i lavoratori in merito alla continuità produttiva. (QuiFinanza)

Ecco uno degli tanti effetti domino delle norme legate alla transizione ecologica: lo stop della produzione dell'Ape Piaggio nello stabilimento toscano di Pontedera e la cassa integrazione di 1.100 operai. (ilmessaggero.it)

Ape Piaggio, addio all'Italia. Ora volerà soltanto in India

Secondo quanto riportato da Il Tirreno, l’azienda avrebbe comunicato la decisione alle maestranze di Pontedera già da qualche settimana, introducendo uno stop per alcuni settori dello stabilimento che consentirà anche la conversione delle sue linee produttive interessate alla realizzazione del Porter Npe, versione elettrica del suo leggero mini-van a quattro ruote che, di fatto, ne ha già raccolto l’eredità in termini di versatilità per usi commerciali. (La Gazzetta dello Sport)

L'Ape Piaggio, uno dei simboli del boom economico italiano del Dopoguerra, il motofurgone derivato dai primi modelli della Vespa e venduto nelle varie versioni in oltre 6 milioni di esemplari nel mondo, chiude la sua storia italiana dopo 76 anni. (il Giornale)

L'Ape dice addio all'Italia, Leone: "e' finito un mito" (Il Mattino di Padova)