Reddittometro, flat tax dal 10 al 15% per il concordato e colpire la grande evasione

Non sarà più un “redditometro”, piuttosto un “evasometro”. L’idea è riuscire a colpire la grande evasione, quella non di rado legata al malaffare. Lasciando in pace chi magari un anno ha speso di più perché magari ha venduto un appartamento o ricevuto una eredità. Il testo definitivo del nuovo accertamento sintetico non è ancora pronto. È stato approvato ieri in consiglio dei ministri, ma i tecnici stanno lavorando alle limature tecniche, che in un provvedimento del genere sono importantissime. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Dato in arrivo in Consiglio dei ministri già domani venerdì 26 luglio o al massimo in quello del 7 agosto, ultimo prima della pausa estiva - il maxisconto per le partite Iva che aderiranno al concordato preventivo. (Il Sole 24 ORE)

In sostanza l'Agenzia delle Entrate presenta un'offerta vantaggiosa: io, Agenzia, sulla base dei miei calcoli ti predetermino quante tasse devi pagare, se tu, contribuente, accetti allora ti garantisco che per due anni non procederò a nessun accertamento fiscale nei tuoi confronti. (L'HuffPost)

Alla luce degli ultimi ritocchi, tra cui la flat tax sul maggior reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate, è bene analizzare quali sono i pro e i contro previsti per chi sceglierà di aderire al concordato preventivo biennale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Pressing commissione Senato, aliquota 10-15% per concordato

Flat tax incrementale a tre teste per il concordato preventivo revisionato. Sono queste le principali novità messe a punto nel decreto legislativo correttivo sul concordato preventivo biennale che il viceministro Maurizio Leo porterà oggi e sarà definitivamente approvato in consiglio dei ministri. (Italia Oggi)

Il decreto correttivo di riforma fiscale approvato il 26 luglio dal Consiglio dei Ministri ha confermato le novità per il concordato preventivo biennale introducendo anche l’annunciata flat tax per le Partite IVA che aderiscono. (PMI.it)

Insomma un maxisconto. La commissione Finanze del Senato chiede al governo di valutare l'ipotesi di abbassare notevolmente l'aliquota agli autonomi che decidessero di aderire al concordato preventivo biennale. (La Gazzetta del Mezzogiorno)