La Georgia (e l’Ue) nella trappola di Vladimir Putin

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Il Dubbio ESTERI

Come la Moldavia anche la Georgia è da tempo un campo di battaglia politico che vede affrontarsi l’Unione europea e la Russia di Vladimir Putin. E se vogliamo un avamposto ancora più strategico nella sfera d’influenza di Mosca dal 2008 quando le truppe russe presero controllo delle due repubbliche separatiste, Abkhazia e Ossezia meridionale. E le contestatissime elezioni parlamentari di domenica, vinte comodamente ( 54%) dal partito filorusso Sogno Georgiano al potere da 13 anni, non fanno che gettare benzina sul fuoco. (Il Dubbio)

Se ne è parlato anche su altri media

Non sarà un vertice come un altro dal momento che si terrà a Budapest e quindi avrà come padrone di casa il primo ministro ungherese Viktor Orbán che, ultimamente, ne ha fatta un’altra delle sue andando a Tbilisi per complimentarsi con i vincitori delle elezioni, quelli del partito filorusso Sogno Georgiano (il manifesto)

Dopo un riconteggio parziale dei voti espressi durante le contestate elezioni legislative dello scorso fine settimana, la Commissione elettorale dell’ex repubblica sovietica ha confermato la vittoria del partito al governo, Sogno georgiano (LA NOTIZIA)

Georgiani, moldavi, e ci sono anche i Balcani occidentali che non dobbiamo abbandonare. E per troppo tempo abbiamo trascurato i nostri vicini che hanno aspirazioni europee. (Corriere della Sera)

Sulle elezioni in Georgia tanto rumore per nulla

Anche la Georgia è stata invasa dall’esercito russo durante una breve guerra nel 2008, un episodio che ha lasciato il segno nel Paese. Il partito si presenta come l’unico in grado di evitare che la Georgia subisca lo stesso destino dell’Ucraina, che sta combattendo l’invasione russa dal febbraio 2022. (RSI.ch Informazione)

Nonostante la prigionia, resta la forza trainante del Movimento Nazionale Unito (Unm), una delle quattro forze d&… Lo ha scritto, nella sua prima intervista dopo il voto in Georgia, rilasciata a Repubblica, l’ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili, rinchiuso in carcere dal 2021. (L'HuffPost)

Il riconteggio di circa il 12% dei seggi elettorali e del 14% delle schede elettorali "non ha portato ad alcuna modifica significativa dei risultati ufficiali precedentemente annunciati", ha dichiarato l'organismo. (Sky Tg24 )