La Georgia (e l’Ue) nella trappola di Vladimir Putin
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Come la Moldavia anche la Georgia è da tempo un campo di battaglia politico che vede affrontarsi l’Unione europea e la Russia di Vladimir Putin. E se vogliamo un avamposto ancora più strategico nella sfera d’influenza di Mosca dal 2008 quando le truppe russe presero controllo delle due repubbliche separatiste, Abkhazia e Ossezia meridionale. E le contestatissime elezioni parlamentari di domenica, vinte comodamente ( 54%) dal partito filorusso Sogno Georgiano al potere da 13 anni, non fanno che gettare benzina sul fuoco. (Il Dubbio)
Se ne è parlato anche su altri media
“Sulla base dell’appello della Commissione elettorale centrale del 30 ottobre 2024, la Procura della Georgia ha avviato un’indagine sulla presunta falsificazione delle elezioni parlamentari”, si legge nel comunicato diffuso dalla stessa Procura. (LA NOTIZIA)
Dopo l'ondata di proteste per i brogli che avrebbero portato alla vittoria del partito filorusso al governo, la commissione elettorale centrale della Georgia ha dichiarato che riconterà le schede in circa il 14 percento dei seggi. (Avvenire)
– “L’Ungheria sostiene fermamente il governo democraticamente eletto della Georgia”, ha annunciato il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjarto secondo quanto riportato dal portavoce del governo magiaro Zoltan Kovacs su X. (Agenzia askanews)
Tbilisi, 29 ott. - Il primo ministro ungherese Viktor Orban, in visita a Tbilisi, afferma che le elezioni parlamentari georgiane, i cui risultati sono stati aspramente contestati dall'opposizione, sono state "libere e democratiche". (Il Sole 24 ORE)
Rubo, 21 anni, fa un rumore assordante con il fischietto e poi grida: «Georgia, Georgia». Tiene bene in vista un cartello che è una richiesta di aiuto: «La società internazionale non ci lasci soli». (Corriere della Sera)
Bruxelles – Dopo le controverse elezioni di tre giorni fa, che il partito di governo filorusso Sogno georgiano dice di aver vinto ma che gli osservatori hanno criticato come irregolari, la Georgia è entrata in un limbo di profonda incertezza che potrebbe sfociare in una grave crisi politico-istituzionale e, nel caso peggiore, in una nuova stagione di tensioni e violenze, con ripercussioni importanti per la collocazione internazionale del Paese caucasico e per la stabilità dell’intera regione. (EuNews)