Indagine della Procura, consulenti del lavoro: Panariello non risulta iscritta all’Albo
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Riportiamo di seguito la precisazione inviata dai Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale dell’Ordine di Catanzaro: “L’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Catanzaro smentisce ufficialmente la notizia apparsa su alcuni organi di stampa che Maria Teresa Panariello, attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, sia iscritta al relativo Albo professionale (CatanzaroInforma)
Se ne è parlato anche su altri media
Lo sottolinea più volte nella sua ordinanza il gip Luca Bonifacio ricordando che i fatti contestati sono avvenuti «in una realtà geografica caratterizzata da un forte tasso di disoccupazione e inoccupazione». (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)
Pagati poco, meno ferie di quelle previste dal Contratto collettivo nazionale di lavoro, dover dichiarare incidenti domestici in caso di infortuni sul lavoro. Questo sarebbe, secondo la Procura di Catanzaro, il sistema Paoletti nel trattare i dipendenti. (LaC news24)
Funzionavano così le cose nei cinque supermercati di Montepaone, Soverato e Chiaravalle, in provincia di Catanzaro, al centro dell’inchiesta della guardia di finanza che … Quattro euro l’ora per 50 ore settimanali. (Il Fatto Quotidiano)
I lavoratori, talvolta, sarebbero stati costretti a restituire in contanti parte della retribuzione. Sequestri per 27mln di euro Erano diventati dei supermarket degli schiavi, secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini della Guardia di finanza di Catanzaro, i punti vendita della catena dell’imprenditore Paolo Paoletti, di 51 anni, finito in carcere con le accuse di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsioni e reati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. (CityNow)
Anche Antonio Citriniti, responsabile dei punti vendita, ha scelto il silenzio. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsioni e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico Inchiesta Ergon (LaC news24)
“Appare evidente – è scritto nella nota – la necessità di garantire la correttezza delle informazioni divulgate, sottolineando che l’immagine della professione non deve essere compromessa da situazioni individuali di soggetti non iscritti all’albo dei consulenti del lavoro”. (Il Dispaccio)