In Libano già 100mila sfollati. Baldini (Relief International) a Open: «Arrivano senza nulla e angosciati per l’escalation»
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«È solo l’inizio». L’allarme lanciato dalle Nazioni Unite dopo i massicci bombardamenti israeliani in Libano è chiaro. La temuta escalation nel Sud del Paese potrebbe salire drammaticamente di livello da un momento all’altro. Israele è pronto a invadere via terra. Lo ha ribadito all’Onu il premier Netanyahu: «Continueremo finché non raggiungeremo i nostri obiettivi. Finché Hezbollah sceglie la guerra, Israele non ha alternative». (Open)
Se ne è parlato anche su altre testate
Durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento, è emerso che alla storica manifestazione, che si svolge nel Duomo monre (Monrealelive.it)
Nell'attacco aereo di Beirut nel quale è stato eliminato Ibrahim Muhammad Qabisi, capo della Forza missilistica di Hezbollah, sono stati eliminati anche i leader di Hezbollah Abbas Ibrahim Sharaf Ad-Din e Hussein Hany. (Panorama)
Netanyahu ha messo in luce le sfide che Israele sta affrontando, puntando particolarmente il dito contro la minaccia iraniana e sottolineando con enfasi il suo impegno nel riportare in patria gli ostaggi rapiti da Hamas e trattenuti, una missione che ha descritto come “sacra”. (Nicola Porro)
Continueremo e aumenteremo questo sforzo: abbiamo in programma di portare sicurezza nelle città a nord e di far tornare a casa coloro che sono stati evacuati". Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa israeliano, Yoav Gallant, in un videomessaggio dalla città del nord di Safed, presa di mira da una serie di attacchi missilistici di Hezbollah negli ultimi giorni. (Corriere Delle Alpi)
Un attacco israeliano avvenuto intorno alle 3 del mattino ha ucciso nove persone della stessa famiglia nella città di Shebaa, al confine meridionale del Libano, tra cui quattro bambini. Nove persone sono state uccise in un attacco israeliano sulla città di Shebaa nel Libano meridionale: lo afferma il sindaco Mohammad Saab, come riporta il Guardian. (Il Mattino di Padova)
Hezbollah e Israele, tuttavia, hanno buoni motivi per non accettare la richiesta di Stati Uniti e altri Paesi (inclusi Italia e Unione Europea) di un cessate il fuoco di 21 giorni. LONDRA – Joe Biden ammonisce sul rischio che le tensioni in Libano scatenino una grande guerra mediorientale, ma sostiene che una tregua è ancora possibile. (la Repubblica)