Repubblica: Berlusconi in politica spinto dai debiti. Sallusti: archeologia giudiziaria-mediatica

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Primaonline INTERNO

“Il fondatore di Repubblica svelò che Fininvest doveva alle banche 4 mila miliardi di lire. Il cavaliere negò I consulenti dei pm: sensibile riduzione dell’esposizione dopo la discesa in campo Dell’Utri pensò ad un partito già nel 1992 Forza Italia nacque un anno dopo la discesa in campo di Silvio Berlusconi con relativa vittoria elettorale nel 1994 portò in dote al cavaliere, non solo il governo del Paese, ma pure una notevole riduzione dei debiti che aveva accumulato per alcune migliaia di miliardi di lire il gruppo Fininvest”. (Primaonline)

Ne parlano anche altri media

Un Paese davvero strano il nostro, un Paese in cui la magistratura spende tempo e soldi per indagare su un articolo scritto da Eugenio Scalfari nel luglio del 1993 in cui il fondatore di La Repubblica esortava il sistema bancario a chiudere i rubinetti al gruppo Fininvest, a suo dire esposto per quattromila miliardi di lire. (il Giornale)

È il passato che non se ne vuole andare anche perché i pm, questa volta quelli di Firenze, e alcuni giornali, vedi la Repubblica, insistono nel leggere dietro l'avvento di Forza Italia oscure trame, peccati indicibili, convenienze economiche. (il Giornale)

A questo articolo, in cui si parla dei debiti di Fininvest che avrebbero portato Berlusconi a provare a entrare in politica (per avere una riduzione del passivo) con la successiva vittoria del 1994, a risposto Marina Berlusconi, la maggiore dei figli del Cav, presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore. (Today.it)

In questi giorni centinaia di persone hanno visitato le opere del professor Biagio Terrinoni e c’è stata anche la visita di un ospite a sorpresa: Bobo Craxi, figlio di Bettino, ex presidente del Consiglio dei ministri. (Frosinone News)

Ultim'ora news 29 luglio ore 12 (Milano Finanza)

È una difesa a tutto campo di Fininvest e del padre Silvio quella che Marina Berlusconi ha affidato a una lettera pubblicata oggi 29 luglio su Repubblica, in risposta all’articolo del giorno prima, uscito sullo stesso quotidiano, e a firma di Lirio Abbate, in cui si diceva che la discesa in campo di Silvio Berlusconi, con conseguente vittoria elettorale nel 1994, portò in dote al cavaliere «una notevole riduzione dei debiti che aveva accumulato per alcune migliaia di miliardi di lire il gruppo Fininvest». (Corriere della Sera)