Un utente di Netflix intenta una causa legale per l'incontro tra Jake Paul e Mike Tyson
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Questa persona ha intentato una causa presso il tribunale dello Stato della Florida contro lo streamer per conto dei clienti che hanno avuto problemi nel tentativo di guardare l'incontro, sostenendo che Netflix era "tristemente impreparata" per l'enorme pubblico globale che si sintonizzava in diretta, affermando che i problemi di streaming affrontati durante l'evento costituiscono una violazione del contratto da parte di Netflix e pratiche commerciali ingannevoli secondo la legge della Florida. (Multiplayer.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Un sito per adulti ha messo sul piatto 250 mila dollari per un’apparizione di Tyson, a patto che metta in mostra il lato B in webcam per un’ora. Mike Tyson, leggenda del pugilato, ha incassato 20 milioni di dollari nel recente incontro contro Jake Paul (MOW)
Mike Tyson, a 58 anni, annuncia il ritiro definitivo dalla boxe dopo il match contro Jake Paul all'AT&T Stadium di Arlington, Texas. A giugno sono quasi morto," ha dichiarato l'ex campione dei pesi massimi. (Tiscali)
La leggenda della boxe è salita un'ultima volta sul ring e ne è uscita con una sconfitta. Ma ai delusi ricorda cosa ha rischiato appena 5 mesi fa (Open)
L'incontro tra Mike Tyson e Jake Paul, vinto ai punti dal 27enne youtuber, fa ancora discutere. E nel dibattito si inserisce Sylvester Stallone, attore che ha interpretato il leggendario pugile Rocky Balboa. (AreaNapoli.it)
Secondo Netflix, si tratta dell'evento sportivo trasmesso in live streaming più visto di tutti i tempi, con 65 milioni di spettatori complessivi, arrivato al primo posto della classifica TV inglese di Netflix nella settimana dell'11 novembre, assicurandosi anche il titolo di titolo più visto della settimana (46,6 milioni di visualizzazioni per l'intero evento nel territorio inglese) raggiungendo la prima posizione in 78 paesi e la Top 10 in tutti i 91 paesi monitorati. (Multiplayer.it)
Attorno a questa consapevolezza, Paul e altri hanno avuto la capacità di costruire un mercato nuovo e di chiamarlo in una maniera che ci facesse dimenticare che sempre di compravendita di idiozia si trattava: influencer economy, questo ci siamo ridotti a dire per non dirci che l’umana civiltà è avanzata al punto tale che l’idiozia non è più una condizione dalla quale affrancarsi ma una fortuna da desiderare. (Undici)