Coppa Davis, dopo il trionfo le Finals arrivano in Italia: accordo per 3 anni
A poco più di una settimana dal trionfo a Málaga, il tennis azzurro celebra un nuovo grande risultato: dal 2025 al 2027 le Final 8 di Coppa Davis si svolgeranno in Italia. L'annuncio arriva dalla Fitp (Federazione Italiana Tennis e Padel) e dall'Itf (International Tennis Federation): dopo tre edizioni nella città spagnola, le ultime due vinte proprio dall'Italia, arriva l'accordo per il cambio di location. (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altre fonti
Già definite le date, dal 18 al 23 novembre. L’Italia difenderà così il titolo conquistato per la seconda volta consecutiva nel 2024 davanti al proprio pubblico. (Corriere della Sera)
Manca solo che l’Italia possa esprimere un torneo dello Slam". Roma come Roland Garros, Wimbledon, Us Open e Australian Open? "E’ chiaro che la mia è una battuta, perché ci vuole rispetto verso i tornei dello Slam e la loro storia. (Quotidiano Sportivo)
Non ci basta avere il numero uno del mondo vincitore (fin qui) di due Slam. Ora c'è anche la Coppa Davis, vinta due volte di fila e adesso proprio nostra, nel senso che in Italia arriverà anche la Final 8 disputata negli ultimi anni a Malaga, e fino al 2027 (per ora). (il Giornale)
A meno di un mese dalla sbornia delle Finals 2024, la quarta edizione con domicilio sabaudo, Torino torna al centro della mappa del grande tennis. Ma all’orizzonte si intravede un grande evento della racchetta, quello che farebbe raggiungere alla città un personalissimo “ Slam”. (La Stampa)
L’annuncio della scelta di designare l’Italia come Paese ospitante delle prossime tre edizioni della Final 8 di Coppa Davis è arrivato dal sito ufficiale della competizione: Il tennis internazionale si colora sempre più di azzurro: sarà l’Italia, infatti, a ospitare le prossime tre edizioni della Final 8 della Davis Cup, competizione che la nazionale capitanata da Filippo Volandri ha vinto due volte di fila, nel 2023 e nel 2024. (inItalia)
"Ci abbiamo creduto quando nella nazionale italiana credevano in pochi. Un traguardo già allora importante, ottenuto con un lavoro di squadra tra istituzioni, in primis l’Emilia-Romagna di cui Bonaccini era governatore. (il Resto del Carlino)