Raid anti-immigrati a New York, la ministra Noem in prima linea
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New York — Due giovani ragazze, entrambe sotto i trent'anni, si avvicinano all'ingresso dell'appartamento 1A con del cibo recuperato. Tentano di aprire la porta, ma questa è bloccata. La madre, dall'interno, le incita in spagnolo a spingere. La più grande prende la rincorsa e con un calcio riesce a far cedere la serratura. Oltre la porta, appare una donna minuta.
Nel frattempo, la ministra della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Kristi Noem, ha partecipato a un raid dell'ufficio immigrazione nel Bronx, New York. Indossando un giubbotto antiproiettile e un cappello da baseball della polizia, ha pubblicato un video sul social Truth, in cui si mostra all'alba, pronta per l'operazione. Le retate anti-immigrati, promesse dall'amministrazione Trump, hanno raggiunto anche New York, una delle città santuario più simboliche degli Stati Uniti.
Il Bronx, solitamente vivace, è ora silenzioso. La paura di uscire pervade gli abitanti. All'alba di martedì, le operazioni sono iniziate, con la presenza della ministra Noem, che ha dichiarato su X che l'espulsione dei "criminali" è una priorità assoluta per il governo Trump. "Persone come queste continueranno ad essere rimosse dalle nostre strade", ha scritto, accompagnando il messaggio con un video di un uomo portato via in manette.
Le retate, che hanno già colpito città come Chicago, Seattle, Atlanta, Boston, Los Angeles e New Orleans, sono ora arrivate a New York.