Meta potrebbe subire una stangata dal Digital Markets Act

Bruxelles – Dopo le indagini aperte negli ultimi mesi dalla Commissione Europea contro Meta per le potenziali e molteplici violazioni del Digital Services Act (Dsa), questa volta è il turno della scure del Digital Markets Act (Dma), la legge sui mercati digitali entrata pienamente in vigore lo scorso 6 marzo. L’esecutivo Ue ha informato oggi (primo luglio) il fornitore di Facebook e Instagram dell’esito delle conclusioni preliminari sul modello pubblicitario pay or consent (‘paga o acconsenti’), che lo definiscono “non conforme” al Digital Markets Act: “Questa scelta binaria costringe gli utenti ad acconsentire alla combinazione dei loro dati personali e non fornisce loro una versione meno personalizzata ma equivalente dei social network di Meta”. (EuNews)

Ne parlano anche altri giornali

Pubblicità Dopo Apple, anche Meta entra nel mirino dell’UE, anche se per motivazioni differenti: il colosso dei social media, infatti, è sotto la lente de regolatori europei per la pratica “pay or consent”, che di fatto impone agli utenti Facebook e Instagram di accettare le pubblicità personalizzate senza possibilità di rinunciare. (macitynet.it)

Così il commissario al Mercato interno, Thierry Breton, sul suo profilo X (LAPRESSE)

La Commissione europea ha aperto un nuovo capitolo nel confronto con le Big Tech, stavolta prendendo di mira Meta, la società madre di Facebook e Instagram. (FIRSTonline)

Anche Meta finisce nel mirino dell’Ue: la Commissione vuole accusare la big tech di violazione del Digital market act

Il colosso di Menlo Park rischia una multa da oltre 13 miliardi di dollari. Ma l'indagine terminerà nel 2025 (StartupItalia)

Oggi la Commissione Europea ha informato Meta delle sue conclusioni preliminari secondo cui il suo modello pubblicitario "pay or consent" - per pagare ed evitare pubblicità o non pagare e consentire l'uso dei propri dati - "non è conforme al Digital Markets Act (Dma)". (Tuttosport)

La funzione celerebbe un obbligo di acconsentire al tracciamento dei dati personali per scopi pubblicitari. La holding di Facebook e Meta si aggiunge ad Apple e Microsoft (Milano Finanza)