Inaugurazione anno giudiziario, parla Zaccaro: «La riforma un feticcio ideologico. I dadi? Sisto è spiritoso, capirà»

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La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Continua a tenere banco nel dibattito/scontro tra politica e magistratura sulla riforma della giustizia l’episodio che in apertura della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario di Bari ha coinvolto il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, destinatario di un «regalo», sei dadi, dal segretario nazionale di Area Dg, il giudice Giovanni Zaccaro. «La giustizia ve la state giocando», gli aveva detto il magistrato, ottenendo come risposta da Sisto di «usare quei dadi per il brodo». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altre fonti

Basta leggere l'ampia rassegna stampa che alcuni giornalisti non omologati come Filippo Facci hanno raccolto su quegli anni: dalle urla negli stadi («Di Pietro, sei meglio di Pelé»), a certe copertine dei settimanali nazionalpopolari grondanti saliva ("Di Pietro facci sognare“, Tv Sorrisi e canzoni, luglio 1992). (Tempi.it)

L’autonomia differenziata ha subito una pesante riscrittura da parte della Corte costituzionale e deve adesso passare a un nuovo vaglio delle Camere (e prim’ancora a una verifica interna alla maggioranza). (La Stampa)

Sono indagati – per la vicenda Almasri – Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Alfredo Mantovano. Allegranti Lo scontro istituzionale tra parte della magistratura e governo sale di livello. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Caso Almasri, l’ultima scintilla nell’arena della giustizia che cambia

La fiducia dell'opinione pubblica nelle toghe è diminuita e la maggioranza di Giorgia Meloni, litigiosa su tanti punti, dopo il caso Almasri e il trasferimento dei migranti in Albania, si è compattata su quella che a inizio legislatura era la bandiera di Forza Italia. (Sky Tg24 )

Quando il viceministro Sisto ha preso la parola, i magistrati tra il pubblico hanno abbandonato l’aula, non - ritengo - come gesto contro la persona, ma contro una riforma che ritengono inadeguata, come evidenziato dagli interventi, pacati ma fermi, del Presidente Cassano e del Procuratore Generale de Castris. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Perché anche allora, 33 anni fa, l'intero corpo della magistratura fece sciopero, anche allora lo fece contro una riforma epocale che la toccava nel vivo e per la quale prevedeva sfracelli, anche allora la magistratura si mosse contro un ex collega che era entrato al ministero della Giustizia, anche allora la magistratura riuscì a coagulare tutte le sue correnti interne, e, anche allora, a non condividere le ragioni dello sciopero c'era paradossalmente Antonio Di Pietro. (il Giornale)