Auto: Urso: «Percorso verso elettrico si è arrestato. Più Ue aspetta più dovrà investire»

Auto: Urso: «Percorso verso elettrico si è arrestato. Più Ue aspetta più dovrà investire»
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Il Messaggero - Motori ECONOMIA

“È chiaro a tutti che il percorso verso l’elettrico» nel settore auto «in Europa si è arrestato. Come emerge dal fatto che chi aveva in programma la realizzazione di gigafactory ha sospeso, e chi le aveva già realizzate ha sospeso la produzione”. Lo dichiara Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, al temine della riunione del Consiglio dell’Unione europea sulla competitività a Bruxelles (Il Messaggero - Motori)

Ne parlano anche altre fonti

Bruxelles – Ritorna alla carica il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per continuare la sua crociata in difesa del comparto automotive nazionale ed europeo. Nella quale, assicura, sta trovando nuove sponde tra i governi dei Paesi membri. (EuNews)

Alla vicepresidente della Commissione UE con delega alla concorrenza Margrethe Vestager, che ha definito ‘preoccupante‘ la crisi dell’industria automobilistica europea, verrebbe da risponderle “potevate pensarci prima!“, considerando che le scelte non sempre aderenti alla realtà dell’organo esecutivo hanno in parte contribuito alla depressione del comparto. (SicurAUTO.it)

Lo afferma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parlando con i giornalisti a Bruxelles. BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Sul nostro documento sull’automotive, presentato insieme a Repubblica Ceca e altri Paesi, abbiamo riscontrato posizioni riflessive e disponibili al confronto, sia da Parigi che da Berlino. (TuttOggi)

Comunicato Stampa: Auto, Presidente Ciambetti: "Occorre rapida revisione regolamento #emissionico2 "

Il ministro Urso ha presentato oggi a Bruxelles la proposta anti-crisi sottoscritta con la Repubblica Ceca. Ecco cosa prevede (Open)

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Sul nostro documento sull'automotive, presentato insieme a Repubblica Ceca e altri Paesi, abbiamo riscontrato posizioni riflessive e disponibili al confronto, sia da Parigi che da Berlino. (Il Sole 24 ORE)

“Con la dichiarazione di oggi chiediamo un approccio più graduale e tecnologicamente neutrale alla transizione energetica, nonché una rapida revisione del regolamento sulle emissioni di Co2". (La Gazzetta del Mezzogiorno)