Napoli New York, Favino: "Questo film ha nel cuore la città, una volta i migranti eravamo noi"
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Gabriele Salvatores al Modernissimo abbraccia Pierfrancesco Favino e i due piccoli protagonisti Dea Lanzaro e Antonio Guerra. Due sale stracolme, oltre 500 persone. Favino interpreta il comandante della nave a bordo della quale i bimbi napoletani Celestina e Carmine da clandestini partono alla volta di New York. "Il film in questo momento ci ricorda che una volta i migranti eravamo noi". Videointervista di Ilaria Urbani Leggi l'articolo (La Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
"È una storia di solidarietà, ci dice che gli esseri umani sono meglio di come sembrano. In un momento di egoismo, rancore, odio parole brutte anche all'interno del Parlamento, volevo provocatoriamente parlare di ottimismo. (La Repubblica)
Pierfrancesco Favino accolto a Napoli da un bagno di folla alla prima di «Napoli-New York» — al cinema Modernissimo e al Metropolitan — insieme con il regista Gabriele Salvatores e i due giovanissimi protagonisti del film, Antonio Guerra e Dea Lanzaro. (video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it)
Gabriele Salvatores allarga il collo del pullover e tira fuori un piccolo cornetto rosso. Il regista è a Napoli per la presentazione del suo «Napoli-New York», da ieri nelle sale, e insieme a Pierfrancesco Favino incontra il pubblico in due sale partenopee, il Modernissimo e il Metropolitan. (napoli.corriere.it)
Martedì 26 novembre sarà una serata speciale per gli appassionati di cinema: il regista premio Oscar Gabriele Salvatores sarà ospite al Multiplex Giometti Cinepalace di Riccione per presentare il suo ultimo capolavoro, Napoli – New York (Corriere Romagna)
Un biglietto per il cinema in omaggio ai primi dieci lettori che, questa sera, consegneranno questa pagina alla cassa del cinema Saffi a partire dalle 20.30. In programmazione arriva Napoli - New York (il Resto del Carlino)
I due bambini si uniscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie, impareranno a chiamare casa. Nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, i piccoli Carmine e Celestina tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. (ilmessaggero.it)