Usa-Russia, il più grande scambio di prigionieri dalla fine della guerra fredda
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E’ il più grande scambio di prigionieri dalla fine della Guerra fredda. Ieri, ad Ankara, dopo trattative segretissime, la Russia e la Bielorussia hanno liberato 16 prigionieri, ottenendo in cambio la consegna di 10 persone detenute negli Stati Uniti, Germania, Polonia, Slovenia e Norvegia. Il presidente Usa Joe Biden ha definito lo scambio «un capolavoro della diplomazia». Molti i nomi noti. Mosca ha rilasciato il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, 32 anni, arrestato nel marzo 2023 e condannato per spionaggio a 16 anni, dopo un processo considerato «senza prove, senza procedura e senza rispetto delle regole» dall’ambasciatrice Usa a Mosca Lynne Tracy. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altre testate
«Perché non lo ha fatto quando era presidente?», ha poi detto rispondendo a un giornalista che gli aveva chiesto cosa avrebbe detto all'ex presidente Donald Trump, il quale ha sostenuto che avrebbe potuto negoziare il rilascio dei prigionieri senza fare alcuna concessione. (Corriere del Ticino)
Un anziano dissidente arrestato tre mesi dopo aver ricevuto il Nobel per la pace a Oslo. Un diciottenne condannato per “alto tradimento” … (La Stampa)
È stato lo stesso Sullivan ieri a rivelare alcuni passaggi chiave di una manovra che ha coinvolto sette governi. Il vero regista dell’«operazione ostaggi» è Jake Sullivan, il consigliere per la Sicurezza nazionale, il più stretto collaboratore di Joe Biden (Corriere della Sera)
Un precedente scambio di rilievo avvenne nel 2010 con il rilascio di 14 spie, tra cui i russi Anna Chapman e Sergei Skripal. (RSI.ch Informazione)
Alla domanda su che cosa ha voluto Berlino per la sua cooperazione, il presidente ha risposto "niente". Lo scambio ha richiesto "significative concessioni" dalla Germania, ha poi sottolineato il presidente Usa ringraziando in modo particolare il cancelliere tedesco Olaf Scholz. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Vladimir Putin ha riservato un'accoglienza da eroi per i cittadini russi liberati nell'ambito dello scambio di detenuti perfezionato con Usa e Germania. Il Presidente russo è arrivato all'aeroporto Vnukovo-2 di Mosca per salutare i concittadini rilasciati e li ha attesi vicino alla scala dell'aereo arrivato da Ankara, in Turchia, dove è stato concluso l'accordo. (Adnkronos)