Sinner-Fritz, record di ascolti in tv: picco di share del 12,74%

Su Supertennis la finale è stata seguita da quasi 2 milioni di spettatori, su Sky lo share ha raggiunto il 4,35% Foto Ray Giubilo La finale degli US Open è da record su SuperTennis. La sfida tra Jannik Sinner e Taylor Fritz è stata seguita sull’emittente delle FITP, in chiaro e gratis, in media da 1.788.045 spettatori, e ha raggiunto un totale di 3.598.255 contatti, con uno share del 10,12%. Nella fascia oraria della finale, l’ascolto medio è stato di 768. (TennisItaliano.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il trionfo di Jannik Sinner regala l'ennesima gioia anche al suo team, capitanato dai coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi. All'Arthur Ashe sono stati omaggiati anche i due allenatori, premiati direttamente dal n°1 del mondo... (Sky Sport)

Nuova puntata dopo la finale vinta da Jannik in cui Panatta e Bertolucci propongono una petizione (TennisItaliano.it)

Quello che fa più sensazione è che Jannik Sinner ci sia riuscito a 23 anni e pochi giorni. A raggiungere questo traguardo (accoppiata Australian Open e US Open prima di compiere 24 anni) ci sono riusciti solo in cinque: Donald Budge 1938, Ashley Cooper 1958, Jimmy Connors 1974, Roger Federer 2004 e Jannik Sinner. (Tiscali)

Perché Cahill ha esultato per il trionfo di Sinner agli US Open in lacrime Mentre tutti scattavano in piedi nel box del team di Sinner sugli spalti dell'Arthur Ashe, Darren Cahill quasi esausto si lasciava andare in avanti appoggiandosi da seduto alla balaustra. (Fanpage.it)

I due coah hanno di fatto costruito una macchina perfetta, capace di conquistare due grandi slam e anche la prima posizione nel ranking Atp. Un parte di merito deve essere attribuita anche ai suoi allenatori: Simone Vagnozzi e Darren Cahill. (Liberoquotidiano.it)

A fare tendenza in città, però, è un ragazzo italiano di 23 anni che veste prevalentemente sportivo per esigenze professionali e che sa essere elegante a modo suo in ogni circostanza. Il giorno dopo il trionfo agli Us Open, Jannik Sinner viene sballottolato di qua e di là: impegni con gli sponsor, con le tv, con il mondo intero. (La Gazzetta dello Sport)