A Bruxelles scatta l’alert sui rimborsi del Next Generation Eu. Prende quota l’idea Draghi di estendere 350 miliardi di debito

A Bruxelles scatta l’alert sui rimborsi del Next Generation Eu. Prende quota l’idea Draghi di estendere 350 miliardi di debito
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la Repubblica ECONOMIA

MILANO – Emettere nuovo debito comune per evitare che il bilancio della Ue resti imbrigliato nelle obbligazioni di rimborso dei prestiti emessi al tempo del Covid. Un rischio scontato anche nel Rapporto sulla competitività delineato da Mario Draghi, di cui a Bruxelles sono ben consapevoli. Il problema è presto detto: a partire dal 2028, l’Unione dovrà farsi carico di costi per circa 30 miliardi all’anno di rimborso del debito contratto per finanziare i piani di rilancio anti-pandemia. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Il 9 settembre è stato formalmente presentato da Mario Draghi alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen l’atteso rapporto sul futuro della competitività europea. (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile)

Mi auguro che il rapporto Draghi, che arriva quando finisce il ciclo e inizia uno nuovo, sia la bussola della prossima Commissione Europea". "In Italia – ha aggiunto – non ho visto, se non marginalmente, attacchi frontali alle proposte di Draghi, ma interesse". (LA STAMPA Finanza)

Lo comunicano dalla presidenza del Parlamento europeo. L'ex presidente della Bce ed ex premier italiano, Mario Draghi, sarà a Strasburgo martedì 17 settembre per presentare il suo report sulla competitività alla plenaria dell'Eurocamera. (Tiscali Notizie)

Alcune ragioni liberali contro il "Piano Draghi"

Chi si fosse aspettato lodi ed entusiasmi da parte del ministro delle Finanze tedesco per il rapporto di Mario Draghi sulla competitività avrebbe peccato quantomeno di ingenuità. Che la proposta di investire almeno 800 miliardi di euro in più all’anno per evitare il declino sociale, economico e ambientale, soldi che gli Stati nazionali dovrebbero girare all’Unione europea non poteva trovare una calda accoglienza da parte di un Christian Lindner, impegnato in questi giorni su due fronti interni. (Start Magazine)

Ecco, allora, che Draghi nel suo documento identifica le 3 aree – innovazione, de-carbonizzazione e Difesa – dalle quali passa il mantenimento della competitività globale dell’Europa e la sua capacità di reggere al “cozzo” tra i nuovi giganti del pianeta. (RID)

Il progetto delineato da Mario Draghi nasce da un problema reale: l'oggettivo declino del Vecchio Continente, che da tempo cresce davvero poco e in qualche caso come in quello italiano negli ultimi tre decenni è perfino arretrato. (il Giornale)