Libano, Ordine di Malta: vicini a un popolo in fuga per una guerra che non vuole

Francesca Sabatinelli e Marie Duhamel Non si è mai visto un Libano così, con un milione di sfollati, molti dei quali dormono sui marciapiedi, altri che vengono accolti dalle scuole che offrono un rifugio, ma che non sono attrezzate, le persone non mangiano e non si possono lavare, ed è comparsa la scabbia. Oumayma Farah parla con emozione, trattenendo le lacrime di dolore per una situazione che il suo Paese non ha mai vissuto prima, nonostante, spiega lei stessa, i libanesi “abbiano vissuto il trauma di due occupazioni, quella israeliana e quella siriana; la guerra del 2006; l’esplosione del porto nel 2020 e le ripercussioni di una grave crisi economia sociale e finanziaria”. (Vatican News - Italiano)

Su altre fonti

Parla con le lacrime nella voce e nel cuore padre Toufic Bou Merhi ofm, francescano della Custodia di Terra Santa, parroco latino del sud del Libano e superiore del convento di Sant’Antonio da Padova a Tiro. (Famiglia Cristiana)

Dopo l'Ucraina, il cameraman biellese è giunto in Libano, nella capitale, per seguire gli sviluppi della guerra, assieme alla collega Stefania Zane del Tg2. (newsbiella.it)

«Oltre 1500 attacchi, più di 1000 vittime e migliaia di persone costrette ad abbandonare la propria casa e la propria vita nel giro di poche ore. (Vita)

«Una devastazione, ma il popolo libanese è vivo e vitale»

Al via a Casalmaggiore una raccolta fondi promossa dell’associazione Amurt per aiutare le vittime della guerra in Libano, dove l’associazione stessa ha i propri volontari impegnati a prestare soccorso ai profughi. (OglioPoNews)

#Libano: l’#OrdinediMalta intensifica gli aiuti umanitari per gli sfollati interni. (AGI - Agenzia Italia)

Come spesso accade nella sua narrazione, punta il dito contro la corruzione endemica che ha logorato il Libano: «Tutto questo si aggiunge alla crisi che stiamo vivendo da prima della pandemia, causata da una classe politica inetta e corrotta. (Corriere del Ticino)