Caso Elena Del Pozzo, in Italia un genitore uccide un figlio ogni 2 settimane: il 10% degli omicidi in Sicilia | DATI

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Analizzando i dati regionali, 1 vittima su 5 (50, pari al 18,7% dei figlicidi complessivamente censiti) è stata uccisa in Lombardia; seguono la Sicilia (con 28 vittime, pari al 10,4%), poi la Campania (26 figlicidi, pari al 9,7%), il Lazio (24 vittime, pari al 9%), l’Emilia Romagna e il Piemonte (entrambe con 20 vittime, pari al 7,5%)

Inferiore il dato sulle vittime adolescenti (26, pari al 9,6%) e quello sui figli maggiorenni (93, pari al 34,4%). (StrettoWeb)

La notizia riportata su altre testate

Dall’omicidio di Cogne a quello di queste ore a Mascalucia nel Catanese, il filo comune che lega i figlicidi sono i problemi di salute mentale e relazionale. A Vieste (Foggia) nel luglio 2004 Giuseppina Di Bitonto soffocò i figli, di 2 e 4 anni, tappando loro la bocca con del nastro adesivo (StatoQuotidiano.it)

Giada e Alessio, fratelli di 13 e 7 anni, sono stati uccisi da papà Andrea (che poi si è suicidato). Martina Patti con la figlioletta Elena poche ore prima di ucciderla. Elena, 5 anni, è stata uccisa da mamma Martina. (Today.it)

Ansa. Sul fenomeno dei figlicidi non esiste una banca dati. Ma nel 2019 l'Eures - società di ricerche economiche e sociali - ha fornito un suo rapporto secondo cui dal 2002 al 2019 sono stati 473 i figlicidi, un dato a cui negli ultimi tre anni si aggiungono almeno un'altra decina di omicidi di questo tipo. (Sky Tg24 )

Era il gennaio del 2002 quando Anna Maria Franzoni chiamò il 112 perché a suo figlio Samuele, 3 anni, «era scoppiata la testa». Sei figlicidi su 10 - secondo il report - sono commessi dalla madre, soprattutto quando il bimbo è piccolo. (leggo.it)

Analizzando infine la distribuzione geografica dei figlicidi censiti dalla banca dati Eures tra il 2010 e il 2022, si registra una prevalenza dei casi al Nord (121, pari al 45,1%), seguito dal Sud (92 figlicidi, pari al 34,3%) e dal Centro (55 casi, pari al 20,5%). (AGI - Agenzia Italia)

A Vieste (Foggia) nel luglio 2004 Giuseppina Di Bitonto soffocò i figli, di 2 e 4 anni, tappando loro la bocca con del nastro adesivo. Una sfilza di drammi cominciati «mediaticamente» nel gennaio 2002 con Samuele Lorenzi, 3 anni, massacrato nel lettone matrimoniale. (ilGiornale.it)