Pensioni, gli aumenti del 2025 per la rivalutazione legata all'inflazione. Le simulazioni
Introduzione Si va verso un nuovo aumento degli assegni per le pensioni. Come sempre, anche nel 2025 gli importi saranno rivalutati sulla base dell’inflazione, che pur essendo scesa rispetto ai picchi degli ultimi mesi resta comunque alta. Per l’anno prossimo i pensionati guardano a un provvisorio +0,8% (salvo un futuro conguaglio di cui preoccuparsi a partire dal 1° gennaio 2026), secondo quanto stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e da quello del Lavoro e delle Politiche sociali. (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altre fonti
Pensioni Giungono buone notizie per i pensionati dal nuovo anno 2025: gli assegni pensionistici saranno rivalutati dello 0,8%. Tale notizia, così come riporta Il Giornale , è stata ufficializzata dal decreto del 15 novembre 2024 e firmato dai Ministri dell’Economia e del Lavoro. (iLMeteo.it)
È questo il risultato derivante dall’applicazione degli incrementi dello 0,8 per cento, pari all’inflazione calcolata dall’Istat, e del sistema di calcolo previsto dalla legge di Bilancio secondo uno schema che cancella il taglio drastico dell’adeguamento valido per quest’anno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ma non solo, perché la misura viene estesa anche a una delle principali pensioni ordinarie che i contribuenti possono sfruttare. Si tratta di una misura che era già stata in vigore in passato, rispolverata in maniera sperimentale nel 2024 e riconfermata anche per il 2025. (InvestireOggi.it)
Eppure per il 2025 ormai è praticamente certo che determinati soggetti potranno andare finalmente in pensione. (InvestireOggi.it)
Si torna a parlare di pensioni e delle grandi novità che stanno per arrivare: a quanto pare, lo Stato ha deciso di fare un grandissimo regalo ai cittadini. Il tutto non finisce di certo qui. Recentemente si è anche parlato della pace contributiva per i pensionati che desiderano aumentare il loro assegno mensile, richiedendo il riconoscimento di crediti che un tempo erano stati scartati perché non idonei all’assegno pensionistico, come nel caso dei lavoratori con partita IVA. (Inchiostro Verde)