Sorpresa d'ottobre
Ultima settimana di campagna elettorale tra Kamala Harris e Donald Trump: il 5 novembre sapremo (forse) chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti d'America. La vice di Biden punta sulle star: da Springsteen a Beyoncè, aspettando un'ultima sorpresa di Taylor Swift. L'ex presidente, invece, non arretra nei toni né nella compagnia e i sondaggi gli danno ragione, registrando un suo lieve vantaggio negli Stati in bilico. (AGI - Agenzia Italia)
Su altri media
Messaggi pubblicitari che invitano a votare per Harris-Walz proiettati sullo Sphere di Las Vegas in Nevada, uno dei sette stati indecisi nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. (Tiscali Notizie)
Quattro anni fa l'America e il mondo intero dovettero aspettare cinque giorni prima della proclamazione della vittoria di Joe Biden, con tutte le conseguenze che ne derivarono. Ma quest'anno, scommettono esperti interpellati da The Hill, i risultati delle elezioni in cui si sfidano Donald Trump e Kamala potrebbero arrivare più velocemente, anche se molto probabilmente non nella notte elettorale. (Adnkronos)
ROMA – Mancano pochi giorni all’Election Day del 5 novembre, ossia le elezioni che decideranno chi sarà il 47esimo presidente degli Stati Uniti. Meno 5 giorni all’election day, tutto quello che c’è da sapere e cosa sono i grandi elettori (Dire)
Sono quasi 45 milioni gli americani che hanno già votato per le presidenziali Usa. Secondo i dati diffusi dall’Election Lab dell’Università della Florida, le schede elettorali anticipate sono circa 44,87 milioni, quasi equamente divise tra coloro che si sono recati ai seggi elettorali e coloro che hanno scelto il voto per posta. (StrettoWeb)
Si confrontano Mark Landler, già corrispondente del New York Times dalla Casa Bianca e oggi a capo della redazione di Londra del quotidiano americano, il direttore responsabile dell’edizione italiana del New York Times International Mario Platero e l’editorialista del Corriere della Sera Federico Rampini in collegamento da New York. (Corriere TV)
I vantaggi sono tutti entro il margine di errore per cui la corsa è davvero aperta. Kamala Harris e Donald Trump nei sette stati in bilico sono praticamente appaiati con il tycoon avanti in Georgia e Arizona mentre Harris sta recuperando in Michigan, Nevada e Wisconsin. (ilmessaggero.it)