Ramy Elgaml morto dopo inseguimento coi carabinieri: la fase finale della fuga ripresa dalla telecamera, i dubbi sul possibile urto

Milano – Ore 4 di domenica, siamo all’incrocio tra via Solaroli e via Ripamonti. La telecamera comunale sistemata in cima al palo della luce all’incrocio punta sul lato opposto, quello di via Quaranta. È in quel momento che nell’inquadratura entrano la Giulietta del Radiomobile e il TMax guidato dal ventiduenne tunisino Fares B., con precedenti per droga e reati contro il patrimonio. Sono i frame finali di un inseguimento partito otto chilometri (e venti minuti) prima in via Farini angolo Pasubio, dove lo scooter ha saltato l’alt di una pattuglia di carabinieri: in sella c’è pure il diciannovenne Ramy Elgaml, a sua volta già noto alle forze dell’ordine. (IL GIORNO)

Su altri giornali

Il ragazzo si è schiantato con lo scooter durante l'inseguimento. Ieri pomeriggio è sorta una protesta spontanea per le strade del suo quartiere e nella notte i manifestanti, in tutto una trentina, hanno appiccato roghi e lanciato petardi, prima dell'intervento della polizia (Sky Tg24 )

Milano, notte di inferno a Corvetto dopo la morte dell'egiziano (Liberoquotidiano.it)

Entrambi i mezzi arrivano all’angolo con via Quaranta viaggiando nella corsia di sinistra, in contromano. Lo scooterone scende da via Ripamonti a tutta velocità. (Corriere Milano)

Proteste dopo la morte di Ramy Elgaml: roghi continui al Corvetto, preso a sassate un bus. I residenti: «Bruciano anche casa loro, abbiamo paura»

Dalle 22.30 ci sono stati roghi, vandalismi e lanci di bottiglie e petardi verso la Polizia che ha risposto con cariche di alleggerimento e lacrimogeni. (La Sentinella del Canavese)

Le due notti di disordini nel quartiere Corvetto, dove il giovane viveva, potrebbero essere una miccia che accende anche altre zone a rischio della metropoli. Il timore è che la protesta si ingrossi e, soprattutto, che diventi un legante tra le aree più difficili della città. (Il Fatto Quotidiano)

Succede tutto in meno di due giorni. Nell’ordine: alle 18 di domenica, nel punto dello schianto, un presidio per chiedere verità e giustizia per il 19enne viene «infranto» da un’auto. (Corriere Milano)