Maria Elena Boschi, cannonate su Conte e Travaglio: "Rai? Altri fanno accordi..."
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"Abbiamo scelto di tenere una linea condivisa con il Pd e continueremo a farlo. Gli altri partiti di opposizione, dopo aver avuto una posizione unitaria per settimane, si sono smarcati e si voteranno i loro nomi nel Cda. Mi pare che chiarisca una volta in più al Pd chi è affidabile e chi no". Dalle pagine del Foglio Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, spiega la decisione dei renziani di non partecipare al voto per il rinnovo del CdA Rai e sgancia qualche siluro sul centrosinistra, in particolare sul Movimento 5 Stelle. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
“Unici punti fermi del Sindaco – spiegano gli esponenti comunali – continuano ad essere il Teatro Romano ed il Museo per i quali le risorse non mancano mai sotto gli occhi indifferenti dell’intera maggioranza, mentre la città ha bisogno anche di interventi urgenti in tema di manutenzione, scuole e commercio. (Frosinone News)
Piomba su un’ordinaria giornata di redazione l’altisonante dichiarazione di Giuseppe Conte: “Né Aventino né inciuci”. Ce l’ha col Pd che, contro ogni vis occupatoria degli uni e tentazioni spartitorie degli altri, aveva annunciato, appunto, l’Aventino, cio&egrav… (L'HuffPost)
Poco dopo aver siglato, appena lo scorso mese di agosto, un patto d’unità d’azione al fine di compattare il fronte d’opposizione contro quella che è stata sprezzantemente ribattezzata TeleMeloni, il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, è infatti pronto a far saltare l’accordo in cambio di qualche nomina Rai da ottenere a scapito dell’alleato dem. (Nicola Porro)
– Il ‘campo largo non regge la prova della Rai, l’unità delle opposizioni che si era realizzata ad agosto salta alla vigilia del voto del Parlamento per il rinnovo del Cda di viale Mazzini, nonostante giorni di colloqui, telefonate e incontri tra i leader per cercare di trovare una linea comune. (Agenzia askanews)
Il voto sui quattro membri del nuovo consiglio di amministrazione della Rai, fissato per stamattina e fortissimamente voluto dalla maggioranza, spacca il campo largo. Questa è una delle poche certezze che hanno accompagnato una vigilia della votazione a tratti drammatica. (Corriere Roma)
Nessuna analisi comparativa dei curricula dei 72 candidati, il “campo largo” (Pd+M5s+Avs) si sfalda e 2 dei 3 partner domani voteranno, il Pd riunisce i suoi questa sera. (Key4biz.it)