Il film che a Venezia nessuno è riuscito a capire

Il film che a Venezia nessuno è riuscito a capire Queer di Luca Guadagnino Era tanta l'attesa per il nuovo film di Luca Guadagnino. Il regista palermitano, dopotutto, è uno dei nomi più acclamati del cinema contemporaneo e i suoi lavori, da "Call Me By Your Name" a "Challengers", da "Bones and All" a "Suspiria", sono sempre stati in grado di far parlare di sé, nel bene o nel male. E farà tanto parlare di sé anche "Queer", l'ultimo film del regista italiano in gara al Festival di Venezia 2024 che nasce come adattamento del secondo romanzo di William Burroughs, che ha cambiato la vita del regista dopo averlo letto a 17 anni. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Basta la prima inquadratura di Queer, il dettaglio di un materasso niente affatto memory, ma memore di notti selvagge, alcoliche e lussuriose, per comprendere quanto Luca Guadagnino abbia divorato e amato i romanzi di William Burroughs (Sky Tg24 )

E in effetti già al suo arrivo in Laguna, Craig si è presentato con uno stile ben lontano da quello a cui aveva abituato l'ex 007. Per l'arrivo al Lido l'attore 56enne ha scelto un confort look con jeans e camicia bianca con maniche risvoltate. (Corriere della Sera)

Venezia — Daniel Craig, capelli lunghi, jeans e camicia bianca, ha un’aria morbida, che lo rende più giovane dei tempi in cui lo costringevano alla cravatta di Bond. (la Repubblica)

Luca Guadagnino: «Ho cercato di capire il mondo di Burroughs»

Secondo Alberto Barbera, direttore della 81ª Mostra del Cinema di Venezia, Daniel Craig ha offerto la performance della sua carriera in Queer di Luca Guadagnino. L'indimenticabile 007 si è immerso completamente nel progetto, affidandosi al regista di Chiamami col tuo nome e partecipando a intense scene di sesso con Drew Starkey e Omar Apollo. (La Stampa)

All’incontro erano presenti anche lo sceneggiatore Justin Kurtzkes, gli attori Drew Starkey, Jason Schwartzman, Lesley Manville, Omar Apollo e Daniel Craig, il costumista Jonathan Anderson e i produttori Lorenzo Mieli e Andrea Scrosati. (Sentieri Selvaggi)

«Gioia» è la parola che più ricorre durante la conferenza stampa di Queer, il nuovo film di Luca Guadagnino presentato in concorso. In realtà dovremmo forse dire joy, l’incontro è infatti tenuto in inglese e il regista ci ha ormai abituato alle sue produzioni d’oltreoceano. (il manifesto)