Russia, cosa succede in caso di attacco nucleare? La risposta degli Usa con le testate pronte a colpire Mosca dal Mare del Nord
Le continue minacce di Putin sembrano aprire la strada a quelle che lui ha definito «una guerra globale». Un monito che il Cremlino confida che sia stato recepito dagli Stati Uniti che, dal canto loro, vogliono evitare l'allargameto del conflitto a livello mondiale. Ma se così non fosse, il presidente russo lo ha reso ancor più chiaro, annunciando l'avvio della produzione in massa del nuovo missile Oreshnik, mentre il capo delle forze missilistiche strategiche ha avvertito che il missile può «colpire obiettivi in tutta Europa». (ilmessaggero.it)
Su altre testate
Che gli alti ufficiali russi stiano per lanciare un attacco come ritorsione a quelli degli scorsi due giorni dagli ucraini con i missili Atacms su Bryansk e Storm Shadow su Kursk è possibile, da questo l’allarme su Kiev dell’intelligence Usa, che sta provocando la chiusura delle ambasciate, tra le quali quella italiana. (Panorama)
Il compiacimento con il quale parlava di missili, testate, tonnellate e velocità ipersoniche è degno di un cattivo dei film di Hollywood, e l’atomica è un argomento sul quale torna spesso e molto volentieri (così come i suoi cortigiani, che sanno bene come compiacere il loro Capo, come lo chiama la responsabile della prop… (La Stampa)
Un bluff buono per i talk show serali della propaganda, popolati da aspiranti dottor Stranamore che sognano missili su Berlino, Londra, Roma e Parigi, ben sapendo che sono soltanto chiacchiere destinate alla Russia profonda. (Corriere della Sera)
INTERVISTA A STEFANO SILVESTRI, Presidente emerito dello IAI. “La Russia non riesce a vincere in Ucraina con le armi convenzionali e la sua economia soffre: per questo cerca una via d’uscita abbassando la soglia nucleare ma l’obiettivo è la deterrenza”. (FIRSTonline)
Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza russo, torna a far parlare di sé lanciando una dichiarazione che sembra un ultimatum e una provocazione insieme. (Secolo d'Italia)
Sembra un romanzo strappalacrime e invece è un dossier top secret aperto alla pagina “Evviva la Bomba!” sui tavoli di lavoro dei potenti della Terra. Il gioco alla Stranamore di “Fine di Mondo” l’ha iniziato pochi giorni fa Vladimir Putin, nato agli inizi degli anni Cinquanta, quando le ceneri di Nagasaki erano ancora calde. (L'Opinione)