Trattativa UniCredit- Bpm: ecco gli ultimi aggiornamenti
È in corso la trattativa: UniCredit ha intenzione di riproporre una nuova offerta per Banco BPM dopo il rifiuto, ecco cosa sappiamo. Il consiglio di amministrazione di Banco BPM ha rifiutato l’offerta pubblica di scambio di Unicredit. Questa scelta che conseguenze riporterà nel settore bancario italiano? In tal senso, l’amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel ha intenzione di intavolare una nuova proposta che possa conquistare definitivamente Banco BPM. (Finance CuE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il governo tedesco, che è detentore del 12% di Commerzbank, è sotto pressione elettorale. Difficilmente approverebbe la cessione del mercato bancario a un gruppo straniero come per esempio Unicredit. (Radio Radio)
La banca “predatrice” starebbe pensando a Morgan Stanley e Mediobanca, e ha già Deloitte e lo studio legale Crccd. La “preda” lavora con gli advisor Lazard e Citi, e Legance al legale. In Borsa la forbice tra i due titoli s’è aperta ancora: Unicredit +0,46%, Banco… (la Repubblica)
"Il numero indicato da Banco Bpm è pura congettura. "UniCredit ha una comprovata esperienza nel proteggere e investire nella sua rete e nelle sue filiali, così come nella gestione delle sue persone, del loro sviluppo e della loro formazione, garantendo sempre occupabilità attraverso programmi di reskilling e redeployment, grazie a un continuo, positivo e costruttivo dialogo con tutti i sindacati che ha permesso sempre di raggiungere accordi con l'utilizzo di misure socialmente responsabili". (Sky Tg24 )
Il deal, dal controvalore potenziale di 10,1 miliardi di euro, rappresenterebbe una nuova fase del risiko bancario italiano (ed europeo). Ma, tra la necessità di trovare un accordo definitivo e la possibilità mai smentita che il governo eserciti il golden power per bloccare l’operazione, tanto resta ancora da fare e da decidere. (Legalcommunity)
Banco Bpm scatta in vista dei possibili rilanci Unicredit flette, ma per il mercato ha il maggior potenziale di crescita (Milano Finanza)
È probabile che a Roma a qualcuno piaccia l’idea che un istituto di Milano, con un management in stragrande maggioranza italiano, possa controllare un sesto del credito al tessuto delle medie imprese tedesche: il peso dell’Italia in Europa ne sarebbe oggettivamente consolidato. (Corriere della Sera)