Per le vittime del 60enne arrestato a Roma per usura (tassi del 900%) Codici dà assistenza legale alle vittime
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Colleghi di lavoro, parenti e loro conoscenti in difficoltà: questo è l’identikit delle vittime di un 60enne romano, arrestato questa mattina dai Carabinieri di Roma Porta Portese con l'accusa di usura, rapina, tentata estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Le indagini, avviate nel settembre 2022, sono scattate grazie alla denuncia di un collega di lavoro dell’uomo, che, in un momento di bisogno, aveva chiesto un prestito di 500 euro. (CastelliNotizie.it)
Ne parlano anche altre fonti
Sui social mostrava le foto di pranzi e cene al mare a base di ostriche, ma per “guadagnarsi” la bella vita prestava i soldi “a strozzo” ai colleghi della ditta di pulizie che lavorano con lui al San Camillo. (ilmessaggero.it)
Una delle vittime, dopo aver ottenuto un prestito di soli 500 euro, è stata costretta a restituire circa 20mila euro in quattro anni. "Un addetto alle pulizie di 60 anni, impiegato in una ditta privata presso un ospedale romano, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di usura (ROMA on line)
P., è ora in custodia cautelare agli arresti domiciliari, con l’accusa di usura, rapina, tentata estorsione ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria. Nel 2018, la vittima aveva chiesto a M. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il 60enne è stato denunciato da una delle sue vittime. Le accuse vanno da quella di rapina alla tentata estorsione, fino all'esercizio abusivo dell'attività finanziaria (LAPRESSE)
L’indagine – scattata durante il Covid grazie ai carabinieri della stazione di Porta Portese – è nata dalla denuncia di una delle vittime che, a fronte di un prestito di 500 euro, dal 2018 al 2020, è stato costretto a versarne all’uomo circa 20mila. (Il Fatto Quotidiano)
Quando le vittime non pagavano, strozzate al limite delle loro capacità, impossibilitate a rivolgersi in banca o alle finanziarie perché senza busta paga o perché «cattivi pagatori», paventava l’intervento di «soci» e «società» molto più spietati di lui. (Corriere Roma)