27 giugno 1980 - La “guerra” nei cieli calabresi, il relitto in Sila e la strage di Ustica: 44 anni di verità e giustizia negate

Giugno 1980 Anche il ritrovamento in Sila, in zona Timpa delle Magare nell'attuale comune di Castelsilano, dei resti del mig libico e del cadavere del pilota subito dopo fu oggetto di depistaggi. Testimoni del luogo contribuirono a ricostruire i fatti C'era un vento leggero quella sera di 44 anni fa quando il comandante pilota Domenico Gatti nella sua ultima comunicazione dichiarava di trovarsi sulla rotta verso l'aeroporto Punta Raisi di Palermo, che contava di raggiungere entro la successiva mezz'ora. (LaC news24)

Ne parlano anche altri giornali

È sempre molto difficile parlare di trasmissioni in cui sono coinvolti parenti di vittime, in cui, nonostante siano passati 44 anni dalla strage di Ustica, molte ferite sono ancora aperte. Ma il mio compito è di riflettere su un programma che si chiama «Ustica: una breccia nel muro» (in diretta su Rai 3 dal Museo per la Memoria di Ustica) e sul suo conduttore, Massimo Giletti. (Corriere della Sera)

Forse qualche tassello in più stiamo cominciando a recuperarlo in questo puzzle. "Noi chiediamo da sempre la stessa cosa: giustizia per queste 81 vittime. (Tiscali Notizie)

Cosa è successo la sera del 27 giugno 1980 a Ustica? Il Dc-9 I-Tigi Itavia, in volo da Bologna a Palermo con il nominativo radio IH870, scomparve dagli schermi del radar del centro di controllo aereo di Roma alle 20.59 e 45 secondi. (ilmessaggero.it)

Strage di Ustica, il dolore di Pasquale Diodato che perse i tre figli, la moglie e la cognata: «Da allora piango lacrime di sangue»

“Fare piena luce su quello che accadde il 27 giugno 1980 nei cieli di Ustica è un dovere per le Istituzioni e dovrebbe essere una battaglia che accomuna tutte le componenti dello Stato. (Estense.com)

“La Repubblica non si stancherà di continuare a cercare e chiedere collaborazione anche ai Paesi amici per ricomporre pienamente quel che avvenne”. “Una strage di dimensioni immani – dice Mattarella – Rimasero uccise tutte le 81 persone a bordo del DC9 in volo da Bologna a Palermo (Il Fatto Quotidiano)

Non me li dimenticherò mai». Nella mente di Pasquale Diodato, i suoi tre figli, sua moglie e la cognata sono ancora come allora, come l’ultima volta che li ha visti prima della partenza del Dc9 dell’Itavia da Bologna a Palermo: Giuseppe aveva un anno, Antonella sette, Vincenzo dieci; sua moglie Giovanna 32 e insieme a lei, oltre ai tre figli, c’era anche Francesca, 17 anni, sorella di Giovanna. (Corriere della Sera)