Giulia uccisa dal pitbull, tutti i punti da chiarire: la casa ripulita, il sangue sui cani, i tempi dei soccorsi. Sequestrato il cellulare del papà

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Ancora dubbi sulla morte di Giulia Loffredo, la bimba di nove mesi aggredita, secondo il racconto del papà, dal pitbull di famiglia nella propria abitazione ad Acerra, nella notte tra il 15 ed il 16 febbraio scorsi. Dubbi che hanno spinto la Procura di Nola a sequestrare, oltre una settimana dopo l'accaduto, il cellulare del padre della piccola, Vincenzo, indagato a piede libero per omicidio colposo per l'omessa custodia e vigilanza del cane. (leggo.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il super testimone potrebbe avere un ruolo chiave nell'inchiesta della Procura di Nola sulla morte della piccola Giulia Loffredo. Una persona presente al pronto soccorso di Acerra la notte che è arrivata la piccola Giulia Loffredo, 9 mesi, uccisa dal pitbull di famiglia secondo quanto emerso finora dalle indagini, ha raccontato quello che ha visto in esclusiva alla trasmissione Ore 14 in onda su Rai 2 e condotta da Milo Infante. (ilmessaggero.it)

Mentre ieri nella casa di Vincenzo Loffredo la Polizia Scentifica ha effettuato un nuovo sopralluogo, durato otto ore e mezza, la Procura di Nola, guidata da Marco del Gaudio, ha disposto il sequestro del cellulare del papà della bambina di nove mesi. (Corriere della Sera)

«Ho toccato il sangue sulla tutina e non mi sono sporcato le mani, era secco - spiega l’uomo - la bambina aveva le labbra nere, i morsi si vedevano, erano evidenti». (ilmattino.it)

Il sequestro, riportato dal quotidiano La Repubblica e confermato, è stato effettuato ieri, nel nuovo sopralluogo nell’abitazione di famiglia durato più di otto ore, cercando anche con il luminol tracce ematiche. (Il T Quotidiano)

Il sangue ormai secco, le labbra nere, il padre che fornisce una versione che sarà poi smentita. Il super testimone potrebbe avere un ruolo chiave nell'inchiesta della Procura di Nola sulla morte della piccola Giulia Loffredo. (leggo.it)

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera la Procura di Nola, guidata da Marco del Gaudio, ha disposto il sequestro del cellulare di Vincenzo Loffredo, papà della bambina di nove mesi, Giulia, morta dopo esser stata aggredita dal cane di famiglia. (Open)