Ipotesi “mandanti” nel caso dei conti vip spiati da un bancario. Che disse: “L’ho fatto da solo”

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Ponte sullo Stretto

“L’ho fatto da solo, non ho mai divulgato quelle informazioni e non ne ho fatto copia”. Così si era giustificato Vincenzo Coviello, il bancario indagato per il caso dei conti spiati tra cui quello della premier Giorgia Meloni, con i vertici della Banca Intesa Sanpaolo durante il procedimento disciplinare che lo portò al licenziamento. Ma la procura di Bari, che ha ha ordinato una serie di sequestri, c’è anche l’ipotesi che l’uomo non abbia agito da solo, ma “verosimilmente in concorso e previo concerto con persona/e da identificare” (mandante e destinatario delle informazioni riservate), ha compiuto accessi informatici abusivi “ai dati finanziari di istituzioni poste a fondamento della Repubblica e loro familiari e/o collaboratori, al fine di procurare a sé e/o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell’interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell’interesse politico, interno o internazionale dello Stato, dovevano rimanere segrete”. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Il quotidiano Domani riporta che il dipendente della banca è stato licenziato. A spiare tutte queste persone era Vincenzo Coviello, 52 anni, di Bitonto che lavorava come bancario a Bisceglie. (Vanity Fair Italia)

È un Francesco Lollobrigida profondamente preoccupato quello che parla del caso dello spionaggio dei conti bancari in un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano. "Questi metodi non coinvolgono solo il governo - ha spiegato il ministro dell'Agricoltura -, non riguardano solo esponenti di centrodestra ma anche dell’opposizione: ho notato che gli accessi illegali per raccogliere informazioni - aggiunge - venivano fatti anche su parlamentari e dirigenti del centrosinistra”. (Liberoquotidiano.it)

Inchiesta a Bari È indagato, per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, l'ex dipendente della filiale di Bisceglie (Barletta-Andria-Trani) licenziato ad agosto per aver spiato i conti correnti di 3572 clienti dell'istituto, tra cui la premier Giorgia Meloni (LaC news24)

Dossieraggio, la fogna della Repubblica: ecco la rete di spioni per colpire il centrodestra

Un semplice impiegato di banca sta monopolizzando il dibattito politico (e giudiziario) italiano. Il bancario era stato licenziato lo scorso agosto, quando la banca si sarebbe resa conto degli abusi. (Today.it)

Anzitutto, la questione dei conti spiati dal bancario pugliese, una vicenda che ha coinvolto anche Giorgia Meloni e sua sorella Arianna, ex compagna del ministro. Se «Arianna mi ha pure fatto fare una figuraccia – scherza con Il Fatto Lollobrigida – lei ha sempre il conto in rosso... (Corriere della Sera)

Mentre da ieri si è aperta una nuova storiaccia, quella del bancario autore di ben 6mila accessi illegali a conti correnti (incluso quello di Giorgia Meloni), resta sotto gli occhi di chi vuol vedere un’altra discarica ancora più enorme. (Liberoquotidiano.it)