Hotspot in Albania: il giorno dei primi arrivi dei migranti

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Migranti

In mille sono sbarcati a Lampedusa nelle ultime 48 ore. Non hanno toccato invece il suolo italiano i 16 migranti intercettati in mare, selezionati e messi sulla nave Libra della Marina Militare che arriverà nelle prime ore di mercoledì in Albania. Saranno i primi a sperimentare le procedure accelerate di frontiera in un Paese terzo, difese martedì in Parlamento dalla premier Giorgia Meloni. Affil… (Il Piccolo)

Ne parlano anche altri giornali

“Quella in Albania è un’operazione di spregio alla dignità umana”. “Si sprecano risorse pubbliche italiane che potrebbero essere usate molto meglio per creare accoglienza e diritti per tutti, per portare sedici persone in Albania in un vero e proprio lager” prosegue la presidente della Ong che definisce le strutture come “non dignitose e rispettose dei diritti umani”. (Il Fatto Quotidiano)

Vicino al porto è stato realizzato il primo centro, dove verranno effettuate le operazioni preliminari di identificazione e lo screening sanitario. Questa mattina, poco dopo le 8, la nave Libra è arrivata in Albania e ha attraccato al porto di Shengjin con i primi 16 migranti recuperati in mare. (il Giornale)

Lo ha constatato l'ANSA. Il modello del trasferimento dei migranti in Albania per la successiva assegnazione scelto dall'Italia viene indicato come positivo dalla presidente della Commissione von der Leyen, ma provoca polemiche a Bruxelles. (ilmattino.it)

Ci siamo: gli immigrati arrivati in Albania. Perché ora cambia tutto

La redazione consiglia: Centri in Albania, partiti i primi sedici migranti Non occorrono competenze tecniche particolari per capire che questa selezione incide sulla condizione giuridica (e sulla vita) delle persone interessate. (il manifesto)

Dopo due giorni di navigazione, saranno i primi ad accedere al nuovo centro costruito dagli italiani all’interno del porto per gli accertamenti sanitari, le procedure di identificazione e la presentazione delle richieste di asilo. (Corriere TV)

A bordo ci sono dieci cittadini egiziani e sei bengalesi. Sono i primi immigrati provenienti da Paesi ritenuti “sicuri” a “testare” il nuovo modello ideato dal governo Meloni, ovvero quello di valutare le domande di asilo alla frontiera in centri di accoglienza creati su Stati extra-europei ma sotto la giurisdizione italiana. (Nicola Porro)