OpenAi lancia il suo motore di ricerca. Come sarà? Tutti gli indizi portano a Perplexity (di A. Sarno)

A quanto pare si tratta di una questione di giorni. OpenAi sta per lanciare un motore di ricerca basato su ChatGPT, che nel tempo potrebbe diventare un potenziale rivale di Google. La notizia è rimbalzata in settimana sui vari social network, e su alcuni siti di informazione, ma soltanto in queste ore ha trovato conferma nella Reuters, secondo cui il nuovo servizio dovrebbe essere annunciato dall’azienda lunedì 13 maggio. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri media

Nelle ultime settimane sembra che OpenAI sia pronta a rivoluzionare nuovamente il mondo delle intelligenze artificiali, con i rumor di nuovi prodotti in arrivo che continuano a rimbalzare su internet in cerca di conferme (o smentite). (GizChina.it )

La ricerca sul web è sempre più attratta da motori capaci di dare risposte come i chatbot dopo avere preso le informazioni in Internet. (DDay.it)

Mentre Google è in tribunale come imputato in uno dei più grandi processi antitrust della storia, OpenAI gli lancia il guanto di sfida e sembra pronta a presentare il proprio motore di ricerca basato sull'intelligenza artificiale. (Start Magazine)

OpenAI sarebbe in procinto di rilasciare una nuova funzionalità per ChatGPT che consenta un utilizzo simile a quello di un motore di ricerca: un'alternativa a Google in grado di rispondere alle domande degli utenti tramite intelligenza artificiale prendendo informazioni dal web (Wikipedia, articoli di giornale ecc. (Geopop)

L'azienda, già pioniera nel campo dei chatbot alimentati a IA, sembra pronta a fare un passo importante che la porrebbe in violenta contrapposizione con Google. (Multiplayer.it)

Aspetti principali Secondo quanto riferito, OpenAI annuncerà un motore di ricerca alimentato dall’intelligenza artificiale per il suo chatbot di punta ChatGPT, una funzione molto pubblicizzata che aumenterebbe la concorrenza con il gigante della ricerca Google, mentre le startup e le big tech fanno a gara per primeggiare sulla nuova tecnologia. (Forbes Italia)