La minaccia dei grandi calciatori: 'Lavoriamo troppo, pronti allo sciopero'. Aic: 'Troviamo un punto d'incontro'

"Mi auguro che la situazione si possa risolvere in modo diverso non dovendo ricorrere ad uno sciopero, ma è necessario trovare un punto di incontro": così il presidente dell'Assocalciatori (Aic), Umberto Calcagno, sulle prese di posizione di Koundè e Rodri riguardo i calendari sempre più intensi. I due calciatori, condividendo il pensiero di altri top player come Mbappé, Bellingham, Carvajal, Allison e van Dijk, hanno parlato di un possibile sciopero contro il crescente numero di competizioni e, di conseguenza, di partite da disputare nella stagione. (Tiscali)

Ne parlano anche altri media

Ci sono giocatori che stanno in campo 60-65 minuti per preservarsi. Allenatori come Ancelotti che lanciano la proposta delle ferie personalizzate. (Corriere della Sera)

Castellacci: Conte ha una fame di preparazione, di studio, di attenzione ed esaltazione durante la gara che fa di lui un grande “Prima eravamo solo noi medici del calcio a denunciare il numero eccessivo di partite. (Terzo Tempo Napoli)

“Il sovraffollamento dei calendari è un problema solo dell’elite. Il calcio è uno sport basato sull’interesse personale e sul tribalismo” (IlNapolista)

L’annuncio di un possibile sciopero movimenta il calcio europeo e lascia senza parole milioni di appassionati in Europa: parole choc da parte dell’allenatore (CalcioMercato.it)

Nel posticipo della 5^ giornata di Serie A, al 'Gewiss Stadium' di Bergamo, sconfitta interna (2-3) dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini contro il neo-promosso Como di Cesc Fàbregas. (Pianeta Milan)

Focus del Corriere dello Sport sui tanti infortuni rimediati dai calciatori in questo inizio di campionato. Non si parla solo di Serie A ma anche di altri tornei. Il quotidiano cita pure Meret e scrive: "Qualcosa che accomuna Barella a Rodri, Ter Stegen e non solo, però, esiste. (Tutto Napoli)