Elisabetta Belloni esce allo scoperto dopo l'addio: "Finita nel tritacarne. Non vado via sbattendo la porta"
Elisabetta Belloni, direttrice del Dis, (Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, dipartimento che funge da coordinamento di tutti i servizi segreti italiani) fa chiarezza sulle proprie dimissioni dopo giorni di polemiche e congetture. L'addio di Belloni è arrivato quattro giorni dopo l'arresto di Cecilia Sala a Teheran e ha generato speculazioni su presunte difficoltà nei rapporti con alcuni esponenti di governo (Antonio Tajani in particolare e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio che ha la delega ai servizi segreti, Alfredo Mantovano, oltre alla stessa premier Meloni). (Today.it)
Ne parlano anche altri giornali
Elisabetta Belloni sta per lasciare i servizi segreti ma, prima di abbandonare l’incarico di direttrice del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza) ha tenuto a far chiarezza sui motivi e sulle circostanze che hanno portato al suo addio, anche per sgomberare il campo dalle polemiche legate all’intreccio con il caso di Cecilia Sala. (Virgilio Notizie)
«Il tritacarne in cui sono finita in questi giorni mi impone di chiarire quanto è successo e soprattutto di sgomberare il campo da illazioni che fanno male non tanto a me quanto al Paese - prosegue - soprattutto in un momento così delicato». (L'Unione Sarda.it)
È questo il nome che un po' a sorpresa prende il posto di Belloni, che ha deciso di dimettersi e di lasciare l'incarico il 15 gennaio. Quest'ultimo sarà il vice di Bruno Valensise. (Il Giornale d'Italia)
La direttrice dimissionaria del Dis, Elisabetta Belloni, rompe il tradizionale silenzio perché quello che ha sentito e letto in questi giorni sulle sue dimissioni meritano chiarimenti. E lo fa in una intervista con il Corriere della Sera. (Italia Oggi)
Quest'ultima scelta potrebbe ricadere su un generale della Guardia di finanza. La nomina dovrebbe essere formalizzata domani, insieme a quella del nuovo vicedirettore dell'Aisi che dovrebbe prendere il posto di Rizzi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Siamo i due motori manifatturieri del continente, i settori che ci legano sono quelli al cuore dell’industria europea e affrontiamo sfide comuni, dall’energia all’automotive. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)