Omicidio di Garzeno, i cittadini pronti a dare il loro DNA per trovare l'assassino di Candido Montini
Video suggerito A cura di Fabrizio Capecelatro Candido Montini Sono due le tracce trovate nell'abitazione di Candido Montini potrebbero portare a una svolta nelle indagini sull'omicidio avvenuto a Garzeno, in provincia di Como. La prima è una macchia di sangue rinvenuta su un mobiletto a poca distanza dal cadavere del 76enne ucciso a coltellate. La seconda è l'impronta di una scarpa che, secondo le prime ricostruzioni, non sarebbe riconducibile a nessuna delle persone presenti sulla scena del crimine dopo il ritrovamento del cadavere. (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L'uomo avrebbe provato a difendersi, come si evince dai segni sul corpo. La comunità del paese nel Comasco è sconvolta e molti - ha riferito il vicesindaco - sarebbero pronti a sottoporsi a esami del Dna pur di trovare l'assassino. (TGR Lombardia)
Non c’è ancora nessun iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio di Candido Montini, ma qualche elemento nuovo inizia a emergere. Il 76enne, ex consigliere comunale e vicesindaco negli anni ’80 del piccolo paese, è stato trovato la mattina di mercoledì 25 settembre nella sua abitazione di Catasco, frazione di Garzeno (Como). (La Repubblica)
Gli stessi residenti sono pronti a farsi ascoltare ed esaminare dalle forze dell’ordine. I residenti: "Pronti a farci esaminare" (Espansione TV)
Dal giorno della scoperta dell'omicidio di Candido Montini, due domande risuonano in ogni... Garzeno, un intero paese sconvolto, e una frazione " Catasco, 115 anime " che vive nella paura. (Virgilio)
È infatti stato accertato che martedì pomeriggio, dopo la chiusura per la pausa pranzo, Montini non ha più riaperto la sua bottega che dista solo un centinaio di metri dall’abitazione. Un piccolo negozio di rivendita di pane, alimentari e bombole del gas, che martedì è dunque rimasto aperto solo al mattino. (IL GIORNO)
Martedì scorso il povero Candido Montini, negoziante 76enne d’un alimentari, ha lottato a mani nude contro il suo assassino cedendo presto ai fendenti sferrati con un coltello da cucina contro addome e collo, dall’alto verso il basso, da un avversario corpulento o comunque dotato di forza e vigore. (Corriere Milano)