Caso Pelicot: è ora di fare i conti con la misoginia e la cultura dello stupro
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Min lettura “Aprendo le porte di questo processo, lo scorso 2 Settembre, ho voluto mettere la società nelle condizioni di seguirne i dibattimenti. Non mi sono mai pentita di questa decisione”. Ha mantenuto fino all'ultimo la sua lucidità composta Gisèle Pelicot, anche nella prima dichiarazione pubblica all'uscita dell'aula del tribunale dopo che corte di Vaucluse (Avignon) ha annunciato il verdetto nel famoso “processo di Mazan”. (Valigia Blu)
Ne parlano anche altri media
PARIGI — «È il processo al patriarcato, ma non è il processo a tutti gli uomini», avverte l’intellettuale Caroline Fourest, direttrice del settimanale Franc-Tireur, vedendo nella sentenza di Avignone un segnale che può «dare speranza a tutte le vittime di violenza sessuale». (la Repubblica)
I figli delusi: "Pene lievi". Cinquantuno gli imputati, accusati di aver violentato la donna drogata dall'ex marito per 10 anni: tutti sono stati giudicati colpevoli. (Sky Tg24 )
– Dopo le condanne agli aguzzini di Gisèle Pelicot, il racconto della donna non sarà più lo stesso: per la prima volta abbiamo rotto quella corazza che ci ha intrappolate nel senso di colpa, in quel subdolo "se l’è cercata" che ci perseguita fin da quando siamo bambine e che è stato rivelato con il suo volto peggiore anche in quell’aula di tribunale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il presidente Emmanuel Macron ha dedicato un messaggio su X a Gisèle Pelicot, vittima nel processo per gli stupri di Mazan, concluso ieri con la condanna del marito e di altri 51 imputati: “Ha commosso e ispirato la Francia e il mondo intero”. (Fanpage.it)
«Quando ho scelto di aprire le porte di questo processo il 2 settembre scorso, ho voluto fare in modo che la società potesse prendere conoscenza dei dibattiti che vi si sono svolti», ha detto Gisèle Pelicot, al termine del processo di Mazan, «e non ho mai rimpianto questa decisione». (il manifesto)
In questa vicenda aberrante, ciò che ci rende un po’ ottimisti non è tanto l’esito processuale, quanto l’efficacia della battaglia di Gisèle e il modo in cui l’ha condotta. C’è una notizia che ci consente di guardare agli anni a venire con un po’ di speranza e di ottimismo in più. (Corriere della Sera)