Caso Pelicot: è ora di fare i conti con la misoginia e la cultura dello stupro
Min lettura “Aprendo le porte di questo processo, lo scorso 2 Settembre, ho voluto mettere la società nelle condizioni di seguirne i dibattimenti. Non mi sono mai pentita di questa decisione”. Ha mantenuto fino all'ultimo la sua lucidità composta Gisèle Pelicot, anche nella prima dichiarazione pubblica all'uscita dell'aula del tribunale dopo che corte di Vaucluse (Avignon) ha annunciato il verdetto nel famoso “processo di Mazan”. (Valigia Blu)
Ne parlano anche altri media
Stupri di Mazan, 20 anni per Dominique Pelicot. Il coraggio di Giselle Dominique Pelicot è stato condannato al massimo della pena, 20 anni di carcere, per gli stupri aggravati contro l’ex moglie Gisèle Pelicot. (TV2000)
I figli delusi: "Pene lievi". Cinquantuno gli imputati, accusati di aver violentato la donna drogata dall'ex marito per 10 anni: tutti sono stati giudicati colpevoli. (Sky Tg24 )
La casa dei Pelicot è sempre lì, all’inizio del Chemin du Bigourd, oltre il cancello verde e la spessa siepe che per quasi dieci anni hanno protetto l’“impensabile”. Abita un … (La Stampa)
PARIGI — «È il processo al patriarcato, ma non è il processo a tutti gli uomini», avverte l’intellettuale Caroline Fourest, direttrice del settimanale Franc-Tireur, vedendo nella sentenza di Avignone un segnale che può «dare speranza a tutte le vittime di violenza sessuale». (la Repubblica)
«Penso ai miei tre figli. Su di lei è stato scritto e raccontato tutto quello che la potenza della sua storia merita, meno si è parlato invece di chi con lei ha condiviso questa tragedia. (la Repubblica)
Il presidente Emmanuel Macron ha dedicato un messaggio su X a Gisèle Pelicot, vittima nel processo per gli stupri di Mazan, concluso ieri con la condanna del marito e di altri 51 imputati: “Ha commosso e ispirato la Francia e il mondo intero”. (Fanpage.it)