Calenzano, il fiume di benzina, il boato, le fiamme: strage tra i silos
CALENZANO – Alle 10 e 20 minuti, Daniele era al secondo banco nella sua classe dell’istituto tecnico Tullio Buzzi, di Prato. «Un boato, hanno tremato le finestre, i banchi, le porte, ho guardato il cielo e aveva cambiato colore. Mi sono toccato le gambe, per essere sicuro che fossero ancora al loro posto. Chissà perché». Alessandro, vecchio imprenditore che non ha mai smesso però di fare l’operai… (La Repubblica Firenze.it)
Su altri giornali
La violenta esplosione del 10 dicembre 2024 al deposito ENI di Calenzano (FI) che ha causato 5 morti e 26 feriti potrebbe essere stata dovuta probabilmente a vapori di idrocarburi che si sono infiammati in una pensilina di carico delle autobotti. (Geopop)
Una circostanza che, per i … (Il Fatto Quotidiano)
Oggi le sue parole sono riportate da Repubblica. L'autotrasportatore napoletano aveva espresso preoccupazioni per le «continue anomalie riscontrate sulla base di carico», e lo aveva anche segnalato ai suoi superiori con una lettera. (ilmattino.it)
Quella massima, definita “zona rossa”, entro gli 80 metri dal cosiddetto “punto di rilascio” dell’eventuale incidente dentro il deposito Eni. Previsione molto molto teorica però pe… (La Repubblica Firenze.it)
Sostiene il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, tornato alla guida del comune nel 2024 dopo esserne già stato sindaco due volte fra il 1999 e il 2009, che il deposito Eni in cui è accaduto il drammatico incidente lunedì 9 dicembre con il suo carico di vittime e feriti, è a rischio per il territorio e quindi andrebbe spostato da dove è nonostante il piano di emergenza esistente varato 20 anni fa e aggiornato negli anni con la prefettura di Firenze. (Open)
CALENZANO — Avrebbero dovuto «rimuovere alcune valvole e tronchetti per mettere in sicurezza una conduttura per la benzina dismessa da anni». Scatenando l’inferno a Calenzano. (La Repubblica Firenze.it)