Milva, l’intervista a Martina Corgnati
Frances McDormand incassa il suo terzo Oscar da protagonista, nonché quello da produttrice al pari della stessa Zhao.
Zhao ha fatto la storia diventando la prima donna asiatica e la seconda donna in assoluto a vincere il premio come miglior regista e come miglior film
'Nomadland' segna agli Academy Awards un triplete dopo il bis ai Golden Globes (film drammatico e regia).
Agli Oscar 2021 'Nomadland' vince come Miglior film, Miglior regia (Chloé Zhao) e Migliore attrice (Frances McDormand). (Yahoo Notizie)
Su altre fonti
La cantante è dunque morta per una malattia neurologica e degenerativa, né Alzheimer né Covid. Nonostante la malattia, però, Milva riusciva comunque a capire e a gioire, come ha dichiarato la figlia nell’intervista (SoloGossip.it)
In relazione al decesso della cantante, infatti, Martina Corgnati ha spiegato: “Mia madre Milva non è morta per Covid, ma di una malattia neurologica e degenerativa che non era però Alzheimer. Una volta diagnosticata la malattia, la figlia della “pantera di Goro” ha assistito la madre, aiutata dalla segretaria Edith. (Notizie.it )
Com’è morta Milva? Nonostante la malattia “riusciva comunque a capire e a gioire”. (L'Occhio)
A Torino nel 1960 presentarono il progetto di Pinot, «La Gibigiana» con la prefazione dello stesso Maurizio. Quando il regista si sposò nel 1961 con la cantante Milva, Pinot volle a tutti i costi che passassero la luna di miele ad Alba, organizzò in tutta segretezza un soggiorno speciale al Real Castello di Verduno dove trascorsero parte del viaggio di nozze. (La Stampa)
Ma nonostante la malattia l'abbia portata negli anni a non pochi problemi fisici – problemi a cui aveva accennato anche quando annunciò il ritiro dalle scene, parlando di dolori e di una magia che era più replicabile -, la figlia spiega che la cantante "riusciva comunque a capire e a gioire". (Music Fanpage)
E quei tre minuti di conversazione telefonica con lei, assolutamente non previsti, rimarranno per sempre nella mia memoria» Milva e le Langhe. (La Stampa)