Razzi dal Libano sul centro di Israele, Hezbollah rivendica. Netanyahu caccia Gallant, l’Alta Corte chiede spiegazioni
Il colpo di scena è arrivato alle 7 di ieri sera direttamente ai media via WhatsApp: l'annuncio del licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant su lettera ufficiale in pdf. In calce la firma del premier Benyamin Netanyahu. Una sola riga per dire che il mandato decade entro 48 ore. Il primo ministro ha consegnato personalmente, a mano, la stessa lettera a Gallant durante un breve incontro nel suo ufficio a Gerusalemme (La Stampa)
Ne parlano anche altre fonti
Roberta Barbi – Città del Vaticano Divergenze di opinione che duravano da tempo: così il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha congedato il ministro della Difesa Yoav Gallant, mettendo al suo posto Israel Katz, già ministro degli Esteri, incarico che ora passerà a Gideon Sa’ar, leader del partito di opposizione Nuova Speranza, da poco unitosi alla coalizione di governo. (Vatican News - Italiano)
Mentre continuano i raid con morti e feriti su Gaza, in Cisgiordania e nel sud del Libano, il premier Benjamin Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Gallant e lo ha sostituito con Israel Katz, già ministro degli Esteri. (Adnkronos)
I poteri israeliani picchiano duro su Benjamin Netanyahu dopo il sorprendente siluramento del ministro della Difesa Yoav Gallant, avvenuto ieri. (Inside Over)
I primi manifestanti, qualche centinaio, sono scesi in piazza a Gerusalemme e a Tel Aviv un’ora dopo il licenziamento di Yoav Gallant da ministro della difesa. Ne sono seguiti altri, un migliaio intorno alla residenza gerusalemita del primo ministro Netanyahu, altrettanti intorno al quartier generale dell’esercito a Tel Aviv, e poi ad Haifa e Beer Sheva. (il manifesto)
Licenziare un ministro della Difesa durante una guerra e alla vigilia di un attacco iraniano è una scommessa pericolosa per la sicurezza del Paese». (Corriere del Ticino)
Netanyahu ha sostituisto Gallant con un annuncio a sorpresa, arrivato mentre il Paese è coinvolto in guerre su più fronti in tutta la regione mediorientale. (Corriere TV)