Francesco Totti a Mosca: tra polemiche e difese
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Francesco Totti, storico capitano della Roma e icona del calcio italiano, è finito al centro di un acceso dibattito per la sua possibile partecipazione all’International RB Award, evento in programma l’8 aprile a Mosca. La notizia, che ha fatto rapidamente il giro del web, ha scatenato una valanga di critiche sui social, dove molti utenti hanno accusato l’ex calciatore di legittimare, con la sua presenza, un Paese al centro di aspre condanne internazionali per il conflitto in Ucraina.
Sotto i suoi ultimi post su Instagram, infatti, sono comparsi commenti duri, che lo definiscono complice di un “Paese terrorista”, responsabile di aver causato la morte di civili innocenti. Nonostante le accuse, Totti non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, lasciando spazio a speculazioni e interpretazioni spesso polarizzanti.
La vicenda, tuttavia, non si è limitata a dividere il web. È diventata anche un caso politico, con esponenti di spicco che hanno preso posizione. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, è intervenuto durante la trasmissione Un giorno da Pecora su Rai Radio 1, sminuendo le polemiche e sostenendo che la partecipazione di Totti all’evento non debba essere considerata una questione politica. “Lo amerò qualsiasi cosa faccia”, ha dichiarato Gasparri, sottolineando come il gesto del calciatore non possa essere letto come un endorsement alle scelte del governo russo.
Intanto, a Mosca, l’attesa per l’arrivo di Totti sembra già palpabile. Sui cartelloni pubblicitari della città campeggia la gigantografia dell’ex capitano, accompagnata da uno slogan in cirillico che recita: “L’Imperatore sta arrivando nella terza Roma”. Un riferimento che, per i russi, rimanda a una visione storica in cui Mosca è considerata l’erede di Roma e Costantinopoli, mentre la “quarta Roma” resta un progetto ancora in divenire.
Chissà cosa avrà pensato Totti nel vedere quell’immagine, ironizzando magari sul fatto di dover “rifare la gavetta” a quasi 50 anni. Ma al di là delle battute, la situazione resta delicata. L’evento, organizzato da un sito di scommesse, è stato criticato non solo per il contesto geopolitico, ma anche per il messaggio che la presenza di un’icona come Totti potrebbe veicolare.
In molti, tra fan e osservatori, hanno lanciato un appello accorato al “Pupone”, invitandolo a ripensare alla decisione. La tensione internazionale, del resto, è ancora altissima, e ogni gesto pubblico rischia di essere strumentalizzato. Totti, però, per ora sembra mantenere il silenzio, lasciando che siano altri a difenderlo o a criticarlo.