Piantedosi conferma l'uso dei centri albanesi per i rimpatri e il calo degli sbarchi
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Matteo Piantedosi, Ministro degli Interni, ha confermato una significativa riduzione degli arrivi di migranti grazie alle politiche di deterrenza, sottolineando come i centri albanesi di Gjader e Shengjin possano essere utilizzati per rafforzare il sistema di rimpatrio. Il ministro ha proposto che questi centri, finora inutilizzati, vengano riconvertiti in Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr), permettendo così di riportare a casa i migranti irregolari, senza diritto di rimanere in Italia (Il Dubbio)
La notizia riportata su altri giornali
Non resteremo a guardare mentre calpestano diritti umani e gettano via altri soldi per coprire il loro fallimento, mentre il loro governo taglia su sanità e sicurezza”. – “Per Meloni e Piantedosi l’obiettivo dei centri in Albania doveva essere l’effetto ‘deterrente’ sulle partenze, perché le persone non sarebbero arrivate in Italia: ora ci spiegano che ci manderanno solo persone che sono già in Italia. (Agenzia askanews)
Di fatto certifica in maniera definitiva il completo fallimento del modello Albania e si arrampica sugli specchi, pontificando su riconversioni e riutilizzi. "Piantedosi oggi recita il de profundis dei due centri in Albania, costati quasi un miliardo di euro agli italiani. (Tiscali Notizie)
"Piantedosi ammette che la Meloni ha preso in giro gli italiani. I centri per i migranti in Albania non funzioneranno. Oggi il ministro degli Interni ha messo il bollino sul fallimento. È imbarazzante per noi constatare come si sia buttato via 1 miliardo di euro". (Il Sole 24 ORE)
Milano, 24 mar. – “Non è che possono diventare, ma come ho precisato c’è già un cpr all’interno del centro in Albania, si tratta solo di attivare, nei tempi più stretti possibili, quella struttura”. L ha detto Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, a margine di un evento a Venezia. (LAPRESSE)
La svolta sull’Albania arriverà in settimana, quando a Palazzo Chigi arriverà il decreto per trasformare gli hotspot di Shengjing e Gjader in Cpr per il rimpatrio dei clandestini su cui pende un decreto di espulsione, ma «senza perdere l’originaria funzione», il cui «effetto deterrenza è comunque accresciuto» dall’aumento dei rimpatri, salito del 35% rispetto all’anno scorso. (il Giornale)
È il nuovo timing a cui punta Giorgia Meloni, con un blitz che potrebbe arrivare in ore turbolente per la maggioranza, alle prese con l'ennesimo scontro tra Lega e FI. Dopo mesi di fermo, con i due hotspot in terra albanese rimasti vacanti e le opposizioni sulle barricate, per la premier è giunto il momento di invertire la rotta. (ilgazzettino.it)