Arriva il primo sciopero del 2025: il 10 gennaio treni e trasporto pubblico locale a rischio. Astensioni dal lavoro anche negli aeroporti
Arriva il primo sciopero del 2025. Il 10 gennaio si preannuncia una giornata nera nei trasporti. I treni saranno a rischio causa astensione dal lavoro di 24 ore dei lavoratori Rfi, mentre il trasporto pubblico locale farà i conti con uno sciopero nazionale di 4 ore, con modalità diverse da città a città, proclamato dal sindacato Faisa Confail. Si fermeranno anche i lavoratori di Ferrovie della Calabria dalle 11.30 alle 15.30 e quelli del trasporto ferroviario di Firenze e provincia e di Trenitalia Abruzzo dalle 9 alle 17. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
Genova. Se le ultime settimane del 2024 sono state caratterizzate da una lunga serie di scioperi che hanno riguardato i diversi settori della vita economica e sociale del paese, il 2025 prosegue in questo solco, con diverse agitazioni sindacali già annunciate e che riguarderanno il settore dei trasporti, sia locali che nazionali. (Genova24.it)
Un calendario fitto di scioperi nel settore dei trasporti in Italia, destinato a mettere a dura prova la mobilità dei cittadini. Il mese di gennaio 2025 si preannuncia critico per la mobilità in Italia, con una serie di scioperi che coinvolgeranno diversi comparti dei trasporti, dal settore marittimo a quello ferroviario, passando per il trasporto pubblico locale e il settore aereo. (Benessere Economico)
Per la giornata di venerdì 10 gennaio le sigle sindacali FAISA-CONFAIL hanno proclamato uno sciopero di 4 ore che coinvolgerà le aziende del trasporto pubblico locale. (Odissea Quotidiana)
Roma – Riceviamo e pubblichiamo – Il prossimo venerdì 10 gennaio l’organizzazione sindacale Confail Faisa ha aderito a uno sciopero nazionale della durata di 4 ore con astensione dalle prestazioni lavorative dalle 8,30 alle 12,30. (Tuscia Web)
E i trasporti restano i protagonisti della protesta, e quindi dei disagi preannunciati. Scioperi, si ricomincia. (ilgazzettino.it)
Parole che evidentemente i successori di Giuseppe Di Vittorio alla segreteria del sindacato rosso, con in testa ovviamente il segretario in carica, Maurizio Landini, non hanno esattamente preso alla lettera. (Nicola Porro)