Gli agricoltori tornano in piazza con i trattori

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INTERNO

Da Cuneo alla Campania, da Brescia alla Calabria, gli agricoltori e gli allevatori italiani sono di nuovo scesi nelle strade con i loro trattori, a un anno esatto di distanza dalle manifestazioni del 2024. «Dallo scorso anno le cose non sono cambiate, anzi in alcuni casi i problemi sono raddoppiati a causa della burocrazia», afferma Gabriele Ponzano, presidente nazionale degli Agricoltori autonomi italiani. La protesta, che ha visto coinvolte diverse regioni, ha avuto un'eco particolare a Milano e nel Pavese, dove gli agricoltori si sono dichiarati "strangolati da inflazione, meteo e costi di produzione", chiedendo lo stato di crisi.

A Casteggio, nel Pavese, questa mattina diversi operatori del territorio si sono radunati davanti al casello autostradale della Torino-Piacenza per salvare le piccole e medie aziende produttive e continuare a garantire ai consumatori prodotti di qualità. «Per la prima volta siamo tutti d’accordo», ha detto Enrico Chioetto, uno dei portavoce del presidio di Casteggio, «e abbiamo deciso di protestare in tutta Italia con diversi presidi e un unico obiettivo: ottenere lo stato di crisi a livello nazionale».

Anche a Binasco, sulla Sp 40 fra Binasco e Lacchiarella, si è tenuto un presidio di agricoltori e pescatori aderenti al RaL (Riscatto agricoltori Lombardia). Una decina di trattori sono stati schierati a lato della strada provinciale per chiedere al governo lo stato di crisi del settore, mettendo in campo misure straordinarie per salvare le due categorie. Fra le richieste, la moratoria e la ristrutturazione della situazione debitoria del sistema, l'applicazione delle clausole di salvaguardia bloccando le importazioni selvagge nei settori più esposti alla concorrenza sleale, il potenziamento delle misure sul prezzo minimo al campo, l'equità e la trasparenza dei rapporti commerciali, un'iniziativa coordinata per risolvere le principali crisi ambientali (siccità, alluvioni, invasione incontrollata di animali selvatici).

In Maremma, sessanta mezzi sono scesi in strada a passo d’uomo. A Capalbio, circa 60 trattori hanno bloccato per un'ora il traffico nella zona di Borgo Carige, mentre 25 si sono recati a Pitigliano (località la Rotta). L'obiettivo è partecipare alla mobilitazione dei trattori diffusa su tutto lo stivale.